Contratto locazione Lazzaretto: dopo 27 anni, perché lo si fa “in fretta e furia”?

Terzo Settore Urbanistica Comune Trapani

A volte, si dice, si “nasce con la camicia” per significare di essere fortunati. Giacomo Tranchida è un esempio. Il 12 maggio 2018 venne eletto sindaco del capoluogo, dopo esserlo stato a Valderice ed Erice, così coronando una trentennale carriera.

Trapani, la nuova città da amministrare, però, è costellata di maggiori problematiche rispetto alle precedenti.

Un problema, tra i tanti, è rappresentato dalla gestione superficiale degli immobili di proprietà comunale, simbolicamente ben rappresentata dal Lazzaretto, dal 1991 assegnato in comodato d’uso gratuito alla Sezione periferica di Trapani dell’associazione Lega Navale Italiana.

Lazzaretto: dalla Convenzione simil-gratuita alla locazione

Da qualche anno qualcuno se ne lamentava, tanto chi scrive quanto Vincenzo Abbruscato, da tempi lontani consigliere, oggi consigliere-assessore.

L’Amministrazione guidata dal sindaco Vito Damiano, per la verità, aveva provato a “far luce” sull’intricata vicenda. La sua volontà, tuttavia, si era arenata nelle sabbie mobili dell’Ufficio Patrimonio del Settore Urbanistica e Patrimonio del Comune.

Accaddero, poi, due eventi straordinariamente singolari:

  1. il 12 maggio 2018, venne eletto sindaco Giacomo Tranchida, insediatosi il successivo giorno 14 giugno;
  2. il 6 giugno 2018, il Commissario Straordinario, Francesco Messineo, con la gestione ausiliatrice dell’architetto comunale Vincenza Canale, approvò il provvedimento amministrativo che in un certo senso regolarizzava la gestione del Lazzaretto.

La decisione del Commissario Messineo, dagli atti in mio possesso, appare improvvisa. Egli si era insediato già un anno prima (il 4 luglio 2017), e ora si trovava alla fine del proprio mandato. Eppure, una settimana prima l’insediamento del successore, firma un atto utile a “sgravare” d’una responsabilità il neo eletto sindaco Tranchida.

Tutto avviene “in fretta e furia” perché il 6 giugno venne approvata la Delibera di Giunta dal Commissario Francesco Messineo e il contratto di locazione viene firmato dall’architetto Vincenza Canale appena due giorni dopo !

Più veloci della luce !
Magari gli Uffici del Comune di Trapani fossero sempre così efficienti !

La perizia sul tavolo dell’architetto Vincenza Canale

L’Amministrazione di Trapani, per altri versi, al contrario, “se l’era presa comoda”.

Appare incomprensibile, e perfino inquietante, infatti, che l’architetto Vincenza Canale riceva la perizia tecnica di determinazione del canone di locazione del “Lazzaretto”, datata 22 giugno 2017 [Amministrazione Damiano, NdR], e poi attenda un anno, e, soprattutto, una delibera dell’Organo politico, per giungere alla stipula del contratto.

Cosa è successo in quell’anno, con chi ha interagito l’architetto Vincenza Canale? Perché poi si è giunti alla stipula del contratto di locazione “in fretta e furia” lo sanno solo gli interessati. Ma sarebbe interessante che lei lo raccontasse ai cittadini trapanesi che le pagano puntualmente un ottimo stipendio, quindi senza tenere i denari per un anno nel cassetto !

Di certo c’è che, “appena” otto anni prima [Amministrazione Fazio, quindi], il Consiglio comunale del capoluogo aveva dotato la Città di un Regolamento (delibera di n. 89 del 10 giugno 2010) che dettava, e detta, precise norme «per l’utilizzazione dei beni immobili di proprietà comunale».

Un Regolamento cui non s’è dato pieno corso per “soli” otto anni per poi resuscitarlo – sempre “in fretta e furia” – sei giorni prima dell’insediamento di Giacomo Tranchida, quasi che “qualcuno” l’avesse “chiesto per favore”.

A volte però, “la gatta frettolosa fa i gattini ciechi ” e le cose fatte in fretta risultano malfatte e grossolane, perfino evidenti agli ipovedenti.

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