Custonaci: I Cinque Stelle renunciano lavori irregolari
CUSTONACI ( TRAPANI ), 24 SET – «Quando una volta c’erano i grillini», titolava un pezzo di un piccolo periodico trapanese solo pochi giorni fa. Il giornale si riferiva ai ragazzi del Movimento Cinque Stelle di Custonaci. Spiegava, il redattore, come, probabilmente «la sconfitta elettorale s’è fatta sentire e l’entusiasmo della campagna elettorale è progressivamente sfumato».
Niente di più sbagliato.
I ragazzi del Movimento “covavano”, continuavano a fare quello che avevano promesso sin dall’inizio: vigilare sull’attività dell’Amministrazione Bica; finchè, una volta aver scovato quello che può sembrare qualcosa di “strano”, sono usciti allo scoperto.
E han preso carta e penna e scritto a Procura della Repubblica e Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali [SCARICA QUA LA DENUNCIA].
Quello che, ai ragazzi a cinque stelle, non convince è «la realizzazione di un percorso pedonale e devozionale per l’accesso ai fedeli ad una scultura della madonna che dovrà essere collocata presso il parco del Cerriolo», a Custonaci [SCARICA QUI DELIBERA STATUA MADONNA].
Tali lavori, infatti, si sarebbero svolti «alterando lo stato dei luoghi», in particolare provocando «l’asportazione di piante e costoni di roccia”».
Alle sollecitazioni del “cittadini-attivisti” di Custonaci, come si autodefiniscono, ed in particolare di Maria Morello, ha risposto la Soprintendenza, anch. Girolama Fontana, ammettendo che l’area interessata dai lavori ricade in «zona tutelata» ma che di detti lavori la stessa Autorità sconosce l’esistenza.
L’arch. Fontana, quindi, lo scorso 29 agosto, ha chiesto al Comune «notizie» [SCARICA QUI LA RISPOSTA DELLA SOPRINTENDENZA].
Ma dal Movimento 5 Stelle di Custonaci si fa rilevare, altresì, come i lavori siano partiti almeno ad inizio luglio (esiste un’interrogazione consiliare del 19 luglio [SCARICALA DA QUI] che chiede conto di questi lavori), in assenza di qualunque atto autorizzativo e che i lavori sarebbero poi stati “coperti” da delle apposite «giornate ecologiche» programmate dal Comune proprio nel Parco per «la pulizia e l’estirpazione di erbacce» [SCARICA QUA DELIBERA GIUNTA].
In realtà sarebbe stato depositato dell’aggregante (è poco chiaro pagato da chi) con mezzi pesanti (comunali?).
Da parte propria, il sindaco Peppe Bica, rispondendo all’interrogazione, ha ammesso che «solo qualche leggerezza può essere imputata all’Amministrazione Comunale e nulla più» [SCARICA QUI RISP. BICA].
Ma gli attivisti non sono assolutamente convinti e continuano a seguire la vicenda, in attesa di eventuali risvolti da parte della Procura.