Dibattito sui diritti delle donne: Fazio, Marascia e Virgilio vincono confronto UDI
Un “Confronto” a distanza fra i candidati sindaci di Trapani e quelli di Erice s’è svolto ieri pomeriggio. L’ha promosso l’UDI, associazione femminista, e ospitato la chiesa Valdese di Trapani.
Il tema dell’incontro è stato molto limitato, ovvero le priorità politiche del territorio immaginate dall’UDI a tutela delle donne, e lo svolgimento eccessivamente rigido (appena 150 secondi di tempo per candidato per rispondere alle domande).
Tuttavia ha consentito di conoscere la “viva voce” di alcuni candidati sindaco, tastare competenze ed opinioni.
L’incontro è stato snobbato dai due candidati sindaci dei Cinque Stelle, da quello della “Civica” ericina Cettina Montalto e sapientemente evitato dal candidato di Forza Italia, il senatore D’Alì.
Si era, infatti, nella “tana” del PD, essendosi rivelata l’UDI un’associazione con diverse socie aderenti al Partito di Renzi; si è trattato, in parte, nella sostanza, di una semplice “passerella” dei candidati renziani. Tuttavia, come ogni manifestazione “Live” ha rivelato la consistenza politica e personale dei presenti.
E, occorre dirlo, che benché giocassero “in casa”, i due candidati ufficiali del Partito di Renzi sono stati quelli che han fatto la figura più miserevole.
Diritti Donne: cosa hanno detto i candidati sindaco presenti
La Daniela Toscano (candidata PD per Erice), dopo circa 10 anni di aver condiviso le responsabilità di governo ad Erice, è stata “asfaltata” dalla più sciolta Daniela Virgilio quando ha disconosciuto l’esistenza, nel proprio Comune, di Consultori Familiari (presenti, invece, secondo la Virgilio alla “Cittadella della Salute”) e quando, non ha saputo rispondere all’accusa del non funzionamento del “Servizio Affidi familiari” del Comune di Erice.
Il linguaggio della candidata Toscano è apparso, poi, pieno di incomprensibile “politichese” e fumoso quando ha parlato, in prospettiva, di realizzare delle “Banche del Tempo” per gestire dei «micro-nidi di quartiere» o della «redazione di “Bilanci di genere”» (senza saper spiegare cosa sono).
Apparentemente preparato ma senza personalità l’intervento di Piero Savona (candidato PD per Trapani) risultato assolutamente piegato sulle “propagandistiche” proposte dell’UDI: delle mere ed inutili “dichiarazioni di principio”. Idem l’avvocato Maurizio Sinatra (Sicilia Futura, Erice) che tuttavia si è “prestato” pochi minuti all’iniziativa abbandonandola ben presto per “altri impegni”.
Non meno negativa l’immagine proposta dal medico Luigi Nacci (candidato per l’accoppiata PSI-Forza Italia su Erice). Giunto trafelato ed in ritardo all’incontro, il candidato di Erice si è giustificato con un «ero allo stadio».
Marascia contro la pillola RU486 e per l’asilo a Mokarta
La stessa Daniela Virgilio (candidata di “Area Attiva” per Erice), Girolamo Fazio (candidato per l’omonima civica di destra “Lista Fazio” ed appoggiato dall’UDC) e Giuseppe Marascia (candidato per Trapani della civica “Città a Misura d’Uomo”), invece, hanno mostrato maggiore concretezza e meno propensione ad azioni amministrative “simboliche” ovvero senza alcun effettivo beneficio per i cittadini.
Un «Argomento delicato», per esempio, ha sostenuto Fazio in riferimento allo “Ius Soli” ovvero alla proposta dell’UDI di assegnare cittadinanza ai bambini extracomunitari nati in Italia. L’Avvocato Marascia ha “bocciato” le “cittadinanze onorarie” agli immigrati e sostenuto, invece, «atteso che il Partito Democratico non solo è in Parlamento ma anche al Governo, può intervenire in quelle sedi se vuole cambiare l’attuale normativa che non prevede la cittadinanza ai figli di stranieri o se vuole abolire i “permessi di soggiorno”» com’anche proposto dall’UDI. Servono «fatti concreti» anche per la Virgilio piuttosto che dichiarazioni senza valore. Poco gradevoli, infine, in proposito, e di sapore “leghista” le espressioni usate dal candidato Nacci: «Prima pensare agli italiani e poi agli immigrati».
Piero Savona (PD) non s’è fatto sfuggire l’occasione di accusare l’ex sindaco Fazio di non aver assegnato, quando ne ebbe occasione, alle associazioni il centro “Nino Via” di Rione S. Alberto preferendogli una destinazione a favore dell’Ufficio Collocamento e di aver assegnato agli extracomunitari il centro di Salinagrande piuttosto che destinarlo all’accoglienza delle ragazze madri.
In conclusione il dibattito ha trattato temi più delicati quali la pillola abortiva RU486 per la quale Marascia ha chiaramente escluso, a tutela della salute della donna, la somministrazione dentro i Consultori preferendogli quella dentro le Strutture ospedaliere. S’è parlato anche di realizzare degli asili-nido anche delle frazioni. Anche qui l’intervento più concreto è stato quello di Giuseppe Marascia che ha sostenuto, a proprio favore, l’impegno già in corso per realizzare una struttura per i bambini nella frazione di Mokarta presso i locali dell’ex scuola primaria oggi assegnati inopinatamente un’associazione privata.
Un minuto anche ai consiglieri. Il pensiero di Salvo
Spazio ai candidati consiglieri prima di concludere i “lavori” del confronto.
Mentre Fazio, Savona, Toscano abbandonavano poco garbatamente la sala dell’incontro, seguiti dal proprio seguito di sostenitori, in una sala semi vuota Natale Salvo (Città a Misura d’Uomo) – intervenuto fra gli altri – sosteneva la “leggerezza” ed incomprensione di temi proposti dall’UDI come il genere di articolo (se IL o LA) da assegnare prima della parola “sindaco” o “assessore” piuttosto che, ricordando del bambino recentemente morto mentre giocava sul tetto della casa, che parlare degli spazi gioco all’aperto per i nostri figlioli o della sicurezza per i pedoni, ricordando il sempre recente caso dell’insegnante investita mentre attraversava la strada.