DIBATTITO SULLA MEGASERVICE
TRAPANI – La situazione della “Megaservice S.p.A.”, la società interamente partecipata dalla Provincia Regionale di Trapani, i cui dipendenti da tempo sollecitano il pagamento delle mensilità non ancora corrisposte e le cui prospettive appaiono incerte, ha riacceso ieri pomeriggio il dibattito politico subito dopo l’avvenuta approvazione del rendiconto 2011 e dopo che il Presidente del Consiglio Provinciale, Peppe Poma, presenti numerosi dipendenti della stessa Megaservice, aveva appena finito di comunicare l’avvenuta trasmissione di una sua nota di invito a volere finalmente relazionare all’aula, indirizzata al Presidente della Provincia e agli Assessori più direttamente interessati, nel corso della prossima riunione consiliare convocata per mercoledì 16 maggio (ore 16,30).
Particolarmente critico e determinato l’intervento del Consigliere Salvatore Daidone (PD), il quale, dopo il silenzio mantenuto – ha precisato – per evitare strumentalizzazioni di sorta in concomitanza con la recente campagna elettorale per le amministrative (in cui, com’è noto, era direttamente interessato anche il Presidente della Provincia, Mimmo Turano), ha preannunciato che il suo partito pretenderà il prelievo e la votazione della mozione, presentata nello scorso mese di dicembre ed inserita al punto n. 40 dell’attuale agenda dei lavori consiliari, per chiedere l’azzeramento del Consiglio di Amministrazione della “Megaservice”. Il PD chiederà inoltre che la Dirigenza della Società presenti puntualmente al Consiglio Provinciale la prevista relazione quadrimestrale.
Ma il capogruppo del Partito Democratico è andato anche oltre. Nel sottolineare infatti che le vicende gestionali delle partecipate abbisognano di approfondimenti, ha ricordato che non gli è stato consentito l’accesso agli atti e di essere quindi costretto a pensare male perché le società pubbliche non possono avere documentazioni segrete. Quale pubblico ufficiale – ha aggiunto – non posso sottacere che si ha l’impressione che si vogliono coprire eventuali favori o clientelismi.
Daidone ha poi spostato la sua attenzione sulla drammatica situazione dei dipendenti, che da quattro mesi non percepiscono lo stipendio, alcuni dei quali sarebbero stati addirittura costretti a vendere degli oggetti personali per sopravvivere. Per il capogruppo del PD la dignità di questi lavoratori è stata offesa da una volontà politica che mira alla chiusura della Megaservice con motivazioni inventate, tanto che sarebbero stati esternalizzati lavori per circa 4 milioni di euro, mentre non si troverebbero soldi soltanto per la Megaservice. Sarò in grado – ha concluso Daidone – di dimostrare quello che ho detto e chiedo al Consiglio unità e forza per mandare a casa l’attuale C.d.A. e ripristinare la normalità.
Il PD infine intende accertare se i lavoratori della Megaservice hanno fatto tutti i turni di cassa integrazione o se ci sono dei privilegiati che hanno continuato a percepire normalmente tutti i previsti compensi economici.
Anche per il Consigliere Vincenzo Chiofalo, che ha preso la parola dopo l’intervento di Salvatore Daidone con il quale ha avuto un polemico scambio di vedute, i dipendenti della Megaservice non possono continuare a rimanere senza retribuzione. Quattro mesi senza stipendio – ha affermato – è qualcosa di estremamente grave perché chiunque di noi avrebbe difficoltà ad andare avanti. L’esponente di Alleanza per la Sicilia ha poi proposto che venga costituita una vera e propria Commissione d’inchiesta per comprendere come stanno realmente le cose.
Chiofalo ha attribuito la colpa dell’attuale situazione anche all’atteggiamento tenuto da taluni sindacati, ribadendo che vanno accertate le disfunzioni e poi denunciate senza guardare l’appartenenza a partiti di maggioranza o di opposizione. Il nostro gruppo – ha aggiunto – è anche disponibile a dare vita ad un’assemblea permanente e a sollecitare l’intervento di organismi superiori.
Il Consigliere Matteo Angileri (Alleanza per la Provincia) ha dato invece lettura del verbale di una riunione della Commissione Lavori Pubblici (di cui è componente), rendendo noto che la Commissione ha chiesto di incontrare i vertici della Megaservice e i Dirigenti interessati dell’Ente Provincia dopo avere accertato, tra l’altro, che diverse ditte vantano crediti, ai quali vanno aggiunte le parcelle dei professionisti incaricati avendo adito le vie legali per il recupero delle somme in questione, per forniture che non sarebbero state più pagate da quasi un anno a questa parte.
Contrario all’azzeramento del Consiglio di Amministrazione della Megaservice si è detto infine il Consigliere Santo Sacco. Secondo il rappresentante del gruppo PDL, infatti, prima di cambiare il vecchio per il nuovo occorre pensarci bene per non distruggere definitivamente la Società. Conosco bene la storia della Megaservice – ha sottolineato Sacco – e dico che bisogna pensare soltanto a lavorare per il suo bene.