E’ lecito che il legale del Comune sia quello personale?
« L’avvocato Giuseppe Rando che ha ricevuto incarico per la costituzione di parte civile del comune di Erice è, guardacaso, il difensore di fiducia di Giacomo Tranchida ».
Questo il messaggio inviatomi ieri, con whatsapp, da un concittadino. Chissà se è semplicemente preoccupato o perplesso oppure ha solo voglia di sentire la mia opinione al riguardo.
Nel ringraziarlo per la fiducia accordatami, sin da subito mi preme dirgli che ha scoperto l’acqua calda, ma non me ne voglia.
Il caso : Rando legale tanto di Tranchida cittadino che del Comune
L’avv. Giuseppe Rando infatti ha, già nel recente passato, assistito in qualità di difensore di fiducia il dott. Tranchida rag. Giacomo, proprio in quel procedimento in cui il cittadino in argomento era l’altra parte.
A maggiori ragioni fiduciarie, quello stesso procuratore legale ha ricevuto incarico dall’Amministrazione della Vetta per il procedimento giudiziario denominato “Scrigno”, ossia quell’operazione giudiziaria che ha coinvolto l’ex deputato Paolo Ruggirello, l’ex consigliere comunale Vito Mannina, l’ex-assessore comunale Ivana Inferrera ed altri presunti mafiosi e/o contigui.
Purtuttavia dico che la segnalazione è intempestiva.
La Giunta Municipale di Erice ha conferito l’incarico all’avv. Giuseppe Rando nel lontano 7 febbraio 2020, giusta delibera n. 24. Tuttavia non pare emergano incompatibilità tra il rapporto fiduciario intercorrente tra Tranchida e Rando e tra quest’ultimo e la sindaca di Erice Daniela Toscano, già vice dello stesso Tranchida.
Insomma, la triangolazione politico-personale-professionale che irrita il cittadino, non mostra profili illeciti, almeno all’occhio delle comuni persone.
Tranchida incarico’ l’avv. Rando di querelare Rizzi e poi La Repubblica
D’altro canto, già da tempi lontani l’amministrazione ericina è solita conferire all’avv. Rando incarichi professionali, tant’è che basta risalire, ad esempio, alla famosa questione della pista ciclabile rosso GABIBBO (Delibera n. 223 del 13 ottobre 2014).
Per quella vicenda all’avv. Rando venne chiesto di querelare il giornale La Repubblica, oltre “coloro che hanno pubblicizzato tale notizia sulle testate giornalistiche on line e sui social network”.
Per la cronaca, La Repubblica aveva osato criticare quello sperpero di denaro pubblico, anzi aggiusto subito il tiro anteponendo il termine presunto al sostantivo maschile sperpero, non foss’altro per evitarmi una querela magari a ministero dello stesso avvocato.
Giusto per completezza di informazione, preciso che il capo dell’Amministrazione era il rag. Giacomo Tranchida, mentre la Toscano era il vice.
Dell’esito della querela contro La Repubblica il sindaco-addetto stampa Tranchida non ha più diffuso alcuna notizia. Essendo noto il suo amore per i comunicati stampa, ciò mi fa credere che il Comune di Erice abbia perso la causa.
Contemporaneamente, sempre il sindaco Giacomo Tranchida, in quel tempo di Erice, aveva pure assegnato un altro incarico all’avv. Rando per querelare l’animalista Enrico Rizzi (delibera n. 224 del 13 ottobre 2014) dopo che quest’ultimo, con tanto di collare non per cani, aveva fatto ricorso alle cure dei sanitari dell’ospedale per una aggressione – a suo dire – da parte di alcuni vigili urbani.
APPROFONDISCI : Delibera querela contro La Repubblica (pista ciclabile)
Perchè il Comune di Erice non si dota di un Ufficio Legale interno?
Certamente, a fronte di tante conflittualità giudiziarie, il Comune potrebbe valutare l’opportunità di assumere un avvocato a tempo indeterminato. L’assunzione di un procuratore legale a tempo indeterminato dipendente, potrebbe ridurre le spese. Invece, sino ad ora, i sindaci preferiscono conferire ad libitum incarichi fiduciari.
La più recente, ma non ultima, lite del Comune di Erice lo ha visto affrontarsi addirittura contro la Telecom a ragione di danni provocati alle linee telefoniche. Tant’è che con determinazione n. 410 del 16 giugno 2020, il condannato Comune ericino ha risarcito con 68.408 euro i danni e le spese della lite.
Un esempio: il Comune di Trapani, dai tempi antecedenti alla discesa di Tranchida, giusto per intenderci, si era dotato di Ufficio Legale e di avvocati, tant’è che proprio all’avv. Carmela Santangelo della predetta avvocatura, la Giunta Municipale ha delegato la rappresentanza degli interessi della Città nel processo “Scrigno” .
Leggasi, al riguardo, la Delibera n. 71/GM del 6 marzo 2020.
Una lodevole scelta per risparmiare i denari di noi Contribuenti.
Tanto penso e dico !
Quando Rando difese il cittadino Tranchida imputato d’offesa e molestie ai cittadini Cirobisi e Sugamele
Esente da censura il rapporto fiduciario tra Rando e Tranchida qualora, quest’ultimo, avesse assegnato al primo incarichi:
- sia nella qualità di sindaco – con parcelle a carico del Comune di Erice (vedasi le due citate delibere del 13 ottobre 2014),
- e sia a titolo personale – dove a pagare è il rag. Tranchida di tasca propria, pro bono pacis.
Poiché dubitare è ancora lecito, eccone uno: era il 13 maggio 2015 – ci ricorda il giornale La Sberla – quando il cittadino Giacomo Tranchida ricevette un decreto di citazione diretta a giudizio perché imputato di aver offeso la reputazione del cittadino Giuseppe Cirobisi, coniuge di Valeria Ciaravino che, poi, divenne assessore di Erice.
In questo caso, il cittadino Giacomo Tranchida nonché sindaco Tranchida Giacomo, veniva difeso dal proprio avvocato di fiducia Giuseppe Rando.
Un altro caso ?
Eccolo !
Quando il cittadino Giacomo Tranchida fu imputato e poi assolto per molestie contro l’avvocato Nino Sugamele, sempre nel periodo della sua sindacatura ericina (ce lo ricorda il Giornale di Sicilia nel gennaio 2015) l’avvocato fu sempre Rando.
Non condivisibile l’incarico ericino a Rando violando norma rotazione
Ritornando alla Delibera di Giunta Municipale n. 24 che assegnò l’incarico all’avvocato Rando, il cui valore ammonta a soli 6.324,41 euro, rilevo che l’incarico è stato assegnato “in deroga al principio di rotazione” statuito dal Regolamento di Erice, e non solo !
Le motivazioni addotte, non condivisibili, testualmente recitano: “in quanto la specificità e la complessità dell’incarico richiedono una specifica esperienza in materia di costituzione di parte civile”.
Esperienze del genere, però, sono comuni a tutti gli avvocati che esercitano la professione forense. Sono ordinarietà.
APPROFONDIMENTO : Delibera nomina avvocato Rando nel processo Scrigno
Cosa dice il Regolamento che lo stesso Comune di Erice s’è dato ?
Il Regolamento Comunale ericino per l’affidamento degli incarichi legali, approvato il 22 dicembre 2016, è molto chiaro in proposito. L’articolo 9 prevede il ricorso alla “rotazione tra i professionisti” da incaricare.
La Giunta Toscano, tuttavia, ha deciso di derogare alle stesse regole che si era data.
Strana contraddittorietà !
Correttamente il successivo articolo 10 ne prevede la possibilità, tuttavia la motivazione deliberata appare proprio proprio … diciamo …. deboluccia.
APPROFONDIMENTO : Regolamento incarichi legali presso Comune di Erice
Anche il Piano Anti corruzione stabilirebbe la rotazione dei legali
Parimenti, il “Piano per la prevenzione dalla corruzione”, approvato nell’ultima versione con la Delibera di Giunta n. 98 del 2 luglio 2020, indica proprio “il conferimento di incarichi di patrocinio legale” tra le attività “potenzialmente esposte a rischi corruttivi”, precisamente nei casi di “mancata applicazione dei criteri di rotazione” [*].
Sic !
Rando s’è decutarto la parcella del 30% come previsto dal regolamento?
La Delibera n. 24 del Comune di Erice, infine, nel prevedere il compenso per l’avv. Giuseppe Rando in euro 6.324,41 non ha specificato se il quantum è stato decurtato in “applicazione di una riduzione media del 30%” della tariffa professionale, così come previsto dal regolamento Comunale.
Voglio sperare che queste mie puntualizzazioni abbiano diradato le perplessità del concittadino interrogante, ma io questo ho potuto, ma ci ho messo tutto il mio impegno.
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Note:
[*] sia pure assegnando al caso un giudizio sintetico tra il trascurabile ed il medio/basso.