Eccoli, sono gli invisibili, coloro che credono ai sogni
I loro comunicati e le loro attività non trovano spazio sui mass media del regime. Un attestato, se proprio servisse, che questi media non vogliono informarci ma solo venderci per vero il prodotto-informazione che i loro padroni hanno deciso di farci conoscere.
Lì, su questi «giornali», gli spazi sono solo per il novello «caudillo», per Matteo Renzi e per i suoi finti avversari, la «mummia» Berlusconi e l’altro Matteo, il Salvini. Spazio, spesso in negativo, anche per il Di Maio.
Ma degli altri, di coloro che, sotto le sigle più disperate e originali, spesso con tanto coraggio e abnegazione, si battono per cambiare il sistema, per cercare di realizzare il loro sogno di un «mondo alternativo» nulla emerge sulla stampa nazionale e regionale. Loro non esistono. Loro non devono esistere.
Forse il regime non vuole far conoscere a una fascia ampia della popolazione le loro riflessioni, le loro battaglie, anche i loro piccoli successi. Il regime non vuole che si sappia che esiste un pensiero alternativo, che esiste un corpo politico sano e culturalmente preparato, che esistono delle lotte, che esistono altre soluzioni.
Io, da stasera, col mio modesto contributo, proverò a farveli conoscere, a farvi conoscere … gli «invisibili».
Da stasera, quindi, proverò a parlare anche di quel che fanno il «Fronte Popolare», la «Sinistra Anticapitalista», il gruppo «EuroStop», il movimento «Programma 101», il «Partito dei CARC», il «Partito Umanista», e tutti gli altri.
Un poco per volta, naturalmente. La galassia degli invisibili è grande, e anche le loro riflessioni e attività.