Edilizia, varato un Decreto Sviluppo: la Giunta va in deroga alla Legge 10
Al Comune di Trapani probabilmente soffrono d’invidia del Governo nazionale Lega-Cinque Stelle e decidono di varare un proprio “Decreto Sviluppo” o sblocca-cantieri, se vogliamo chiamarlo così.
Lo scorso venerdì 12 luglio la Giunta Municipale di Trapani, presieduta dal sindaco Tranchida, ha approvato la Delibera n. 244 con cui si darebbe indirizzo al Dirigente del III Settore Vincenza Canale per accelerare le procedure d’autorizzazione riguardanti il settore edilizia privata. L’assessore Enzo Abbruscato non ha partecipato all’adunanza per la delibera.
Il provvedimento avrebbe la finalità, afferma la Giunta, a «favorire l’occupazione e lo sviluppo economico del territorio».
Come funzionerà l’edilizia privata dopo lo “sblocca-cantieri”
Nei fatti, la Delibera n. 244 [scarica qui] sembrerebbe tradursi nel «dare priorità di istruttoria e rilascio dei titoli autorizzativi edilizi» a certe pratiche piuttosto che ad altre. Le prime «verranno estrapolate» dallo «elenco generale». Insomma sembrerebbe che saranno attivi due elenchi, e non uno, per l’esame delle pratiche (“istituire un apposito elenco dedicato ai progetti trasmessi da soggetti titolari di attività d’impresa“, recita il punto 2 della delibera).
Dubbi sull’imparzialità nel trattamento delle pratiche
In definitiva, la novità del provvedimento sarebbe quella di favorire delle pratiche, ritenute più importanti sotto i profili «imprenditoriali/occupazionali», rispetto alla massa delle altre pratiche. Si tratta, di fatto, di una “deroga” alla Legge. Una deroga ai principi di imparzialità che dovrebbe guidare ogni sana Amministrazione comunale indicati dall’articolo 1 della Legge regionale 10/91.
L’articolo 4 della Legge Regionale n. 10 del 1991, in proposito, ci sembra chiaro: «le pubbliche amministrazioni sono tenute ad esaminare gli atti di loro competenza secondo un rigoroso ordine cronologico». Lo stesso articolo, in verità, prevede delle deroghe, ma «solo in particolari casi di urgenza o di impossibilità del rispetto di tale ordine». Solo in tal caso, si «possono consentire deroghe» purché la deroga sia «esplicita e motivata dal dirigente».
Se il caso del “Decreto Sviluppo” della Giunta Municipale di Trapani rientri tra le strettoie delle “deroghe” consentite ai principi d’imparzialità spetta valutarlo agli organi di vigilanza competenti; primo tra tutti il Consiglio comunale.
Come si poteva sbloccare l’edilizia in maniera trasparente
C’erano ben altre strade per sbloccare i cantieri. Ad esempio, «il potenziamento della dotazione organica dell’ufficio edilizia del Comune di Trapani». Oppure «la costituzione dello sportello unico dell’edilizia (SUE) che permetterebbe la verifica e istruttoria unica dei progetti edilizi assommando su la responsabilità del SUE tutte le fasi di acquisizione dei pareri».
Invece, per quanto riguarda il personale, lo scorso 21 giugno è stata prevista l’assegnazione di un solo nuovo istruttore tecnico agli uffici dell’edilizia privata. Per quanto riguarda lo Sportello Unico – previsto dal decreto-legge 13 maggio 2011, n. 70 di fatto attivo in Sicilia con la legge regionale 16/2016 -, per motivi a noi incomprensibili, a Trapani non è stato mai attivato.
Pagherà nessuno per i ritardi nella definizione dei permessi nell’edilizia?
In ogni caso, l’Amministrazione potrà forse, ora, fare contenta la ditta TeKno Costruzioni s.r.l di Trapani che lo scorso 21 marzo aveva presentato un progetto per realizzare un edificio di quattro appartamenti e che si era lamentata perché, dopo 90 giorni, l’Ufficio Tecnico del Comune non aveva ancora definito il procedimento e rilasciato il permesso a costruire.
Ci si domanda solo se, nei confronti della dirigente Vincenza Canale e dell’impiegato responsabile del procedimento, si adotteranno sanzioni disciplinari e penalizzazioni sulle premi per la eventuale tardiva emanazione del provvedimento – come previsto dall’articolo 2 comma 4 ter / 4 quater dela Legge regionale 10/91 -, se sarà risarcito il danno patito alla TeKno Costruzioni s.r.l di Trapani o se tutto passerà “in cavalleria” ora che la Giunta ha approvato il “doppio elenco” proposto dalla dirigente Canale.