ERICE: ARRIVA VENZA, VA VIA LA CATALANO.
ERICE (TRAPANI) –
Ancora non si sono placate le polemiche per l’ingresso in Giunta, ad Erice, dell’estremista “nero” Alberto Venza, che giungono sul tavolo del sindaco rag. Giacomo Tranchida le dimissioni dell’assessore Silvana Catalano. In partenza potrebbe anche l’assessore Ninni Romano, eletto a Roma alla Segreteria Nazionale del sindacato Biologi. In probabile arrivo, invece, una poltrona per l’ex-UDC Luigi Nacci a conferma dello spostamento definitivo a Destra di Tranchida.
LE TRATTATIVE CON NACCI. Che Tranchida, pur di confermare la propria poltrona per altri cinque anni (si vota nel 2012), sia disponibile ad una riedizione del milazzismo (ovvero una grande coalizione destra-sinistra), lo rivelano le suguenti dichiarazioni.
«Ammettiamo che ci sono stati dei contatti, ma che non hanno prodotto alcunche’, in quanto diversità di vedute tra le parti l’hanno fatta da padrone. Avevamo posto paletti politici che non sono state accettati». Questa la dichiarazione di Luigi Nacci, consigliere comunale ex-UDC, ora API. La risposta di Tranchida, invece, è stata: «Financo negli incontri recenti, in presenza di autorevoli rappresentanti dell’Api, di argomenti programmatici non si era ancora specificatamente trattato. Invero in ultimo è stata posta dal Consigliere Nacci una pregiudiziale politica all’accordo con la coalizione che mi sostiene, che più esplicitamente suonava come un ultimatum della serie “o faccio il Vice Sindaco o non se ne fa nulla”. Tale e perentoria proposta è irricevibile nel merito e nel metodo. Superata tale incomprensibile e pertanto inopportuna pregiudiziale, ritengo il confronto politico si possa riaprire con l’API».
LA VICENDA VENZA. «Un’altra legislatura per lui sarebbero altri 5 anni in meno per il traguardo della pensione. Quindi un colore vale l’altro…». Questo il duro commento di Italia dei Valori alla nomina dell’ex-segretario provinciale del Movimento Sociale Italiano di Giorgio Almirante ad assessore al Comune guidato dal sindaco Giacomo Tranchida. Venza, sempre per il MSI, è stato pure consigliere provinciale, per poi passare – ci risulta – coerentemente coll’ex-on. Michele Rallo, con Nicola Tardia ed altri in Alternativa Sociale, il movimento di ancor piu’ estrema destra fondato da Alessandra Mussolini. Mai risultano, da parte di Venza, successivi ripensamenti politici.
Nicola Causi, responsabile di IDV, ha ulteriormente sotttolineato nel proprio commento: «il Sindaco di Erice rag. Giacomo Tranchida continua nella sua deriva qualunquista trascinando nel suo percorso partiti e movimenti che ancora continuano ad appoggiarlo, mortificandoli». Il sindaco di Erice ha sostenute che che la posizione di «tale Causi che si nasconde dietro la nobile bandiera di IdV mi sembra la più ipocrita e contraddittoria». «In ultimo, allo stesso Causi, vorrei ricordare che non è il caso di disturbare la sua agenda, atteso che non è stato invitato né lo sarà al tavolo politico presieduto da questo Sindaco».
ANCHE IL PD … NON E’ FELICE, MA SUBISCE. Che il PD non è stato neanche consultato prima della nomina dell’estremista di destra Alberto Venza ad assessore lo dice chiaramente il consigliere comunale Valeria Ciaravino che in un comuniato sottolinea le parole «nel prendere atto della nomina ad Assessore del dott. Alberto Venza … ». Il PD, ha invece, sottolineato la necessità, prima di procedere ad un allargamento della maggioranza a Partiti fuori dalla coalizione che sostenne, nel 2007, Tranchida ad un «nuovo e condiviso confronto» che punti «all’unità della coalizione di centrosinistra». Confronto che invece non appare esserci stato. Anche al PD Tranchida non ha mancato di replicare domandando al «PD ericino intende su tavoli diversi giocare a ping pong» e quale sia la sua ultimativa riposta «confronto politico con l’API e l’UDC».