Erice: aumenta la TARI ( dopo le elezioni )
Ad Erice la TARI, la tassa sulla raccolta e smaltimento dei rifiuti, è stata aumentata del 18% da parte dell’amministrazione guidata dal Partito Democratico.
Curiosamente la delibera che porta questa mazzata sulle tasche dei cittadini è approvata pochi giorni dopo le elezioni dello scorso 12 giugno. L’aver rinviato tale aumento ha sicuramente inciso sull’esito del voto deciso proprio sul fil di lana.
Una manovra poco corretta se non furba.
L’aumento della TARI? Colpa precedente amministrazione (la loro)
Alle proteste dei cittadini, ha risposto, con un post social titolato “facciamo chiarezza” la vice presidente del consiglio comunale Assunta Aiello [1].
In estrema sintesi, secondo la Aiello l’aumento era « una scelta obbligata », e la colpa da ripartire tra:
- la precedente amministrazione ( guidata, per inciso, da Giacomo Tranchida, sostenitore e padrino politico dell’attuale sindaco Daniela Toscano ),
- e il governo regionale.
Il primo, il Tranchida (area Partito Democratico), avrebbe dimostrato incapacità gestionale perché aveva lasciato il Comune, dopo 9 anni di sindacatura, con un un risultato « a mala pena intorno al 30% di raccolta differenziata ».
I secondi, il governo di Estrema Destra della regione siciliana, colpevole per « l’assenza di un piano rifiuti a livello regionale che ancora oggi ci costringe a trasportare fuori Regione i rifiuti a causa dell’assenza di discariche dove poterli conferire ».
Naturalmente, la colpa è pure dei cittadini, per la Aiello, perché non fanno le « sentinelle del metro quadro che circonda le abitazioni » e non denunciano chi abbandona rifiuti e causa ulteriori costi per la raccolta.
La Aiello si barrica a difesa dell’Amministrazione targata Partito Democratico, in definitiva, sotto un velo di scuse neanche poi tanto nuove e creative!
Addossare ogni cosa a “obblighi di legge“, “alla precedente amministrazione” o affermare che “non dipende dal Comune” sono le risposte a casi analoghi che è facile reperire sul web.
Le domande sull’aumento TARI che non si pone Assunta Aiello
Interessante, però, la comunicazione da parte della vice presidente del consiglio dell’aumento « a circa 22 tonnellate di rifiuti raccolti. Quantitativo raddoppiato rispetto all’anno 2020 ».
Siccome i residenti del Comune di Erice non sono raddoppiati, tanto meno le attività commerciali, e che il costo di smaltimento è proporzionale alla quantità, un politico competente e serio dovrebbe indagare e dare spiegazioni su tale raddoppio dei rifiuti che tanto incide sulle tasche degli stremati cittadini.
Come, per inciso, dovrebbe dare informazioni sulla percentuale di abitanti che pagano la cartella della TARI e quanti non la pagano facendo ricadere il relativo onere sui primi.
Ma qui l’amministrazione Toscano e i suoi portavoce tacciono.
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Fonte e Note:
[1] Facebook, 12 agosto 2022, profilo Assunta Aiello