Erice, la sindaca Toscano Pecorella : la TARI aumenta “solo” del 5,7%
In perfetto stile orwelliano, l’Amministrazione Comunale di Erice ha quest’oggi annunciato – tramite comunicato pubblicato sul proprio sito web e diligentemente subito copiato&incollato dalla stampa “positiva” – di aver, con successo da sforzo immane, « contenuto » nel 5,7% l’aumento della tassa comunale per il ritiro e lo smaltimento della spazzatura o monnezza dalla nostre case.
Il prodigioso risultato è stato ottenuto – tra un impegno giudiziario e l’altro, tra una dimissione e l’altra dei consiglieri e degli assessori – grazie al sovrumano impegno profuso dalla stessa Amministrazione ericina gettatasi a capofitto nel « recupero sull’evasione » e grazie al « raggiungimento del 65% di raccolta differenziata per l’anno 2020 » che ha permesso « un aumento dei contributi CONAI » [il Consorzio che “compra” certa spazzatura differenziata, NdR].
Un altro successo, insomma, dell’ottima sindaca Daniela Toscano che s’impila appresso agli altri (!?) e che sicuramente offusca le accuse e la querela indirizzatele dall’architetto Angelo Catalano, ex vice sindaco dalla stessa nominato su base fiduciaria.
La prima udienza li vedrà, l’un contro l’altro armati, il prossimo 12 novembre nell’ Aula di Giustizia trapanese per accusarsi e difendersi. In Tribunale sono pure attesi i suoi attuali assessori Enzo Di Marco e GianVito Mauro e gli assessori dimissionari (pentiti?) Giovanni Rosario Simonte e Peppe Spagnolo.
Fin qui la notizia.
Le bugie della sindaca Daniela Toscano hanno le gambe corte
Winston Smith [ chi ha letto “1984” sa chi è, qui basta dire che lavorava al “Ministero della Verità”, NdR] avrà già cancellate dall’archivio le vecchie oramai scadute dichiarazioni di Big Brother e Big Sister che promettevano che l’impegno dei cittadini nella raccolta differenziata sarebbe stato premiato con una futura sensibile riduzione delle tasse pagate per il servizio ?
Per fortuna, ancora no.
La Rete internet, sempre generosa, questa volta sotto forma di un articolo di TP24 del 26 marzo 2019, ci ricorda che, quell’anno, il PEF, quindi il totale della spesa prevista per il servizio di ritiro della spazzatura, ammontava ad euro 5.368.884. La Rete ci ricorda pure che la coerente Toscano promise, al raggiungimento della « fatidica soglia minima del 65 % », di « diminuire in futuro il costo del servizio e di conseguenza le tariffe ».
Avete letto bene : le tariffe sarebbero diminuite al raggiungimento del 65% di differenziata, non disse che sarebbero stati contenuti gli aumenti !
La Verità, insomma, è che tanta fatica per differenziare l’umido, la plastica, la carta, il vetro e l’alluminio, tanto affanno per trovare più piccoli spazi negli asfittici balconi e delle cucine per ospitare i mastelli colorati, non è servito a nulla.
Vatti a fidare ancora !
Solo per … contenere l’aumento, ci dicono, per contenere l’ira dei contribuenti spremuti come limoni verdelli senza succo !
Aumenta la differenziata ma aumenta la spesa per i rifiuti: Toscano non fornisce i dettagli
Ed infatti … il Piano Economico approvato, con Delibera n. 138, dalla Giunta Toscano appena lo scorso 25 settembre prevede stavolta una spesa complessiva (Totale PEF) di euro 5.566.836 per il servizio, somma che ricadrà immancabilmente sul groppone dei cittadini, quelli prima etichettati verdelli.
In definitiva, per il 2020, al Comune di Erice, e per conseguenza ai cittadini ericini, il servizio di raccolta differenziata costerà 200 mila euro in più benché la raccolta differenziata sia salita – così dicono – dal 48% al 65%.
Appare, di conseguenza, quasi una inezia la lamentela dell’opposizione consiliare che, tramite il giornale online TVIO, fa sapere che « la maggioranza non solo ha eliminato lo sconto dell’80% per gli utenti del CCR ma a partire dall’anno 2021 ha ridotto, di fatto, come in un gioco di prestigio, lo sconto sulla TARI dal 50% al 35% ».
Insomma, sul groppone dei cittadini, giunge oltre che il danno ( la bolletta che aumenta del 5,7% ) anche la beffa della presa dei fondelli.
La sindaca – nel comunicato di oggi – non spiega il dettaglio delle voci che conducono a cotanta esosa e maggiore spesa.
È una mancanza di trasparenza, quella della Toscano, oppure una forma di cortesia verso i cittadini al fine di contenere il tempo da dedicare a leggere i suoi annunci e più proficuamente impegnarlo per recarsi in banca a pagare il modello F24 della TARI ?