ERICE: PER LA SICUREZZA STRADALE NON C’E’ UNA LIRA …
Ennesimo incidente stradale, lo scorso 20 aprile, in via Pesaro, questa volta all’incrocio con via dei Pescatori, nel territorio di Erice. Tre le auto coinvolte nel durissimo scontro. A farne le spese un bambino che è stato trasportato in ospedale con un evidente trauma cranico e facciale. La seconda delle due autombulanze accorse, invece, ha trasportato una donna con un apparente trauma cervicale. Ai vigili giunti sul posto non è rimasto che provvedere a far rimuovere le vetture coi carri attrezzi e mettere un po’ di ordine nel traffico rimasto quasi bloccato per un paio d’ore.
Di certo la colpa sarà affibiata – dall’Amministrazione comunale – alla velocità dei mezzi, alla disattenzione, al mancato rispetto della segnaletica stradale.
Eppure, a sentire chi in via Pesaro ci vive, gli incidenti lì sono pressocché continui, da quando l’Amministrazione ha aperto al traffico l’ultimo tratto della via Pesaro, quello, per intenderci, che collega la via al retro dell’università e, in sostanza, alla Litoranea.
Da anni ci battiamo – con ripetute istanze scritte a Sindaco e Comandante dei Vigili – per l’istituzione del senso unico di marcia in via Pesaro quale sistema per rendere piu’ sicura la circolazione in zona ma le Amministrazioni succedutesi, da quella Sanges all’attuale del sindaco Tranchida, han fatto – in proposito – «orecchie da mercante».
L’allora comandante dei vigili Domenico Bonventre predispose un progetto per l’istituzione di una serie di sensi unici nell’area. L’allora assessore Peppe Caradonna ci assicurò l’adozione del progetto contestualmente all’approvazione del successivo bilancio. L’attuale comandante Giacomo Ippolito assicura che la relativa determina è stata da lui firmata.
Pare, però, che manchino i 20.000 euro per l’acquisto della necessaria segnaletica. Ma la Giunta Tranchida non sembra interessata nè a reperire la somma nè, tantomeno, ad attuare il progetto di messa in sicurezza della strada e della zona. Intanto è stata, però, installata, nelle stesse vie, la segnaletica che prevede i divieti di sosta (e le multe) per la pulizia stradale notturna. La sicurezza, la salvaguardia delle vite umane dovranno, invece, attendere. Magari il morto.
