ERICE: PREDICA BENE, RAZZOLA MALE
ERICE – Correva il 26 marzo dell’anno del signore 2009, quando il Consiglio comunale di Erice approvava,
con propria delibera n. 48, l’ «Istituzione dell’Anagrafe Pubblica degli eletti del Comune di Erice». Un bell’esempio di trasaprenza, informazione, di construzione di un rapporto «vero» tra politici/eletti e cittadini. A distanza di 14 mesi l’Amministrazione del rag. Tranchida non ha dato attuazione concreta al deliberato, nonostante l’Assemblea avesse stabilito un «termine perentorio di un mese» per dare attuazione alla delibera stessa.
Da aggiungere che per mettere «on line» interrogazioni, mozioni, il quadro delle presenze dei consiglieri comunali e quant’altro il Comune paga il dottor Filippo Messina già elemento di prima fila della campagna elettorale del partitello Erice che vogliamo e per questo premiato col la consulenza da 8 mila euro all’anno.
La demagogia del sindaco pro tempore sta nella sfacciataggine con la quale, nella propria relazione annuale 2009 (vedi sito), asserisce, si vanta, d’aver «istituito l’Anagrafe degli Eletti con pubblicazione sul sito del Comune delle indennità percepite dal Sindaco e dalla Giunta, nonché delle delibere della Giunta» accusando, invece, della mancanza del Consiglio di pari trasparenza: «Per la pubblicazione dei dati interessanti i singoli Consiglieri, il Consiglio comunale non si è ancora determinato al riguardo». Quando, invece, il Consiglio ha determinato … lui nè ne da atto e nè provvede a far eseguire dal proprio personale il deliberato.
Peccato che nessuno, neanchè – non la stampa prezzolata dal Comune – un consigliere o l’attento Presidente del consiglio Giovanna Millocca reclama su questo pesante decifit di trasparenza e sull’incoerenza dell’attività dell’ammiistrazione del rag. Tranchida.
Per un approfondimento sul tema rimandiamo all’articolo di Altratrapani.it del 15 luglio 2009.