ERICE SFIORA I DUE MILIONI DI DEBITI CON L’ATO

Giacomo Tranchida

Giacomo Tranchida

ERICE (TRAPANI) – Continua l’atteggiamento dilatorio dell’amministrazione Tranchida. Ammonta, considerate solo le fatture a tutto lo scorso ottobre, in 1.019.687,53 il debito del Comune di Erice nei confronti dell’A.T.O. TP1 – Terra dei Fenici S.p.A. A questa somma occorre aggiunge circa 675.000 euro di fatture da emettere per l’ultimo bimestre. Insomma quasi 1.700.000 di debito a fine anno, debito che non si sa come e quando il Comune intende o potrà saldare.

 

Come noto ai piu’, l’ATO (ambito territoriale ottimale) TP1, dal primo settembre 2009, ha avviato nel territorio Comunale di Erice il servizio di gestione integrata dei rifiuti tramite la ditta Aimeri Ambiente. Per tale servizio, al 31 ottobre 2010 ha emesso fatture, a carico del Comune di Erice, ammontanti a 4.737.896,84 euro, ma, per lo stesso periodo, l’amministrazione aveva deciso di liquidare, sinora, solo la somma di 2.550.000 euro a titolo di acconto.

Il settore Lavori Pubblici – Ecologia ha deliberato, in proposito, lo scorso 2 dicembre (determina n. 159), di «prendere atto dell’atto d’indirizzo del primo dicembre 2010 con il quale il Sindaco ed il Segretario Generale del Comune di Erice dispongono al Responsabile del settore di liquidare alla Società d’Ambito Terra dei Fenici S.p.A. la somma di euro 1.168.209,31». Somma che va ad integrare quella già liquidata di 2.550.000 euro determinando un residuo debito, per l’appunto, di 1.019.687,53 euro.

Il sindaco trasfertista rag. Tranchida da Fico avrebbe deciso di trattenere tale somma come una sorta di penale per talune cosidette «contestazioni». Onestemente una penale di circa il 25% ci sembra pesante. Atteso che non certo il 25% del servizio contrattuale non risulta svolto. Atteso, inoltre, che è il soggetto appaltante, peraltro, è l’ATO TP1 Terra dei Fenici Spa, che ci risulta essere l’unico che ha il «potere» di addebitare eventuali penali per eventuali disservizi dell’Aimeri. E’ di tutta evidenza, quindi, che quello del Comune di Erice appare, a norma di contratto e di quanto deliberato dall’ATO di cui il Comune è pure Socio, solo un abuso inspiegabile se non con problemi gestionali-finanziari del Comune.

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