ERICE, TRANCHIDA FA TRE ANNI!
ERICE – Giacomo Tranchida s
‘appresta a spegnere la terza candelina della propria esperienza amministrativa di sindaco di Erice. Sembra giunta l’ora di un primo bilancio che, al di là degli sbandieramenti di convenienza, possa tirare una linea fra successi ed insuccessi della propria azione rispetto al tanto decantato «programma» presentato, nel 2007, agli elettori. E non chiediamo conto dei vari «trafori» di Pizzo Argenteria o dei «trenini a cremagliera» che da Pizzolungo, giungano sin ad Erice Vetta (pur’essi inseriti nel «programma») ma di opere ed iniziative piu’ alla «portata» di un primo cittadino.
Tra i successi della propri amministrazione il neo-sindaco inserirebbe, certamente, l’avvio della raccolta differenziata dei rifiuti. Peccato che in diverse ed importanti aree del territorio comunale (vedi il rione San Giuliano) essa non funzioni, anche perchè manca uno degli incentivi alla sua attuazione, promesso nel programma, quella della istituzione di «bonus sgravio sulla Tassa Rifiuti (in favore delle famiglie, scuole, parrocchie e associazioni, nonché, delle attività d’impresa)». Anche le «isole ecologiche» nel quartiere di San Giuliano, salvo il colore e la diffusione dei cassonetti, nulla hanno di diverso – anche dal punto di vista «estetico» – dai «vecchi» cassonetti di raccolta indifferenziata.
Nel programma di Tranchida il quartiere di San Giuliano, ed il suo centro sociale, sembravano trovarsi al centro d’ogni azione. Tuttavia della promessa «riqualificazione del Territorio, della Spiaggia di San Giuliano e del litorale costiero", ad oggi, non si raccoglie alcun risultato concreto, come non si intravedono gli «interventi tesi alla riqualificazione urbana e sociale delle zone a rischio del comune (quartiere S.Giuliano, zone a margine del cimitero comunale di Trapani, etc…)».
Nessuna opera risulta realizzata nel settore della «creazione di nuove attrezzature pubbliche e di spazi collettivi», nè, tanto meno, l’amministrazione è riuscita nella «trasformazione dell’impianto provinciale “Giardino degli Aromi” in “Città per i Bambini», perdendo l’assegnazione del Giardino a favore di un ente privato.
Non si riesce ancora a individuare il promesso «miglioramento delle condizioni di fruizione e servizi dei centri sociali (specie San Giuliano)» se solo si considera l’abbandono che mostra all’esterno la struttura e la scarsa finalità «polivalente» degli «investimenti» su di essa, oggi semplice balera del sabato per gli anziani. La «Creazione delle biblioteche/mediateche di quartiere e delle frazioni, da intendersi quali centri di aggregazione culturale e sociale» è rimasta, sinora, solo una delle tante promesse, non mantenute, del sindaco Tranchida, se viene eccetuata una «convenzione» colla biblioteca del Seminario di via Cosenza.
Un successo è, di certo, l’apertura della scuola-primavera, una sorta di «servizio di Asilo Nido Comunale», nella struttura abbandonata dalla precedente amministrazione in via Cosenza. Ad esso, tuttavia, non s’accompagna il «Creare parchi giochi all’aperto sfruttando zone inutilizzate, adiacenti Scuole o Parrocchie», o la «costituzione di campi di calcetto e mini strutture di impiantistica sportiva», cosicche i bambini risultato la categoria piu abbandanata da parte di questa Amministrazione. Ad esempio non si ha notizia della modifica al regolamento per i contributi sportivi tale da prevedere la istituzione, promessa nel programma, di «un bonus mensile – rapportato al reddito delle famiglie – per la partecipazione dei bambini e adolescenti presso appositi CAS (centri di avviamento allo sport) convenzionati e riconosciuti dal CONI» un qualcosa che di certo avrebbe – previo adeguato finanziamento al capitolo di bilancio – potuto incentivare l’attività sportiva e la qualificazione dell’offerta. Anche questo un «treno» perso per l’amministrazione Tranchida.
Vero è che lo scorso 23 novembre si è insediato il primo consiglio comunale dei ragazzi – sulla base di un Regolamento esistente dal 2000, comunque – e che lo stesso ha eletto «il baby sindaco, Sofia De Matteis, ed il suo vice, Sem Bonventre», ma poi non si è a conoscenza dei «poteri» e dell’attività di tale istituzione. Roba solo di faciata, quindi? Peccato.
Sul settore economico v’è il silenzio totale sulla promessa «attuazione del progetto di piccolo mercato di quartiere (es. San Giuliano)», su quella della riallocazione in area idonea e attrezzata del “mercatino del lunedì” di Erice Casa Santa, previa concertazione con le organizzazione di categoria» che tanto disturbo da alla viabilità specie d’emergenza dato che ci concretizza con ingorghi del traffico sulla via di accesso all’Ospedale.
Ma ancora, il «potenziamento e destagionalizzazione dell’offerta turistica» è solo, ad oggi, una bella frase, dato che fuori dal periodo dei tre mesi estivi scarse sono le occasioni di interesse per il mantenimento delle attività turistiche. E il progettato sistema di «incentivazione del sistema “albergo diffuso” con particolari interventi a favore dei proprietari di case – appartamenti» non pare che abbia toccato le zone pedemontane «(a servizio degli utenti del mare – spiaggia, dell’università e dei centri di degenza sanitaria)», come promesso nel programma elettorale.
«Istituzione di un Presidio di Polizia a San Giuliano; istituzione del Vigile di Quartiere – Frazione», se – almeno sulla carta – la seconda è stata «deliberata» dalla Giunta, per svariati motivi, non han trovato realizzazione pratica.
Sul piano della lotta agli spreco, infine, vero è che sono state «limitate le consulenze esterne» (sia pure assegnate in maniera da soddisfare a volte gli appoggi politici piuttosto che le capacità professionali) ma sul piano dei «risultati» esse stesse, vedi sito internet, non han conseguito risultati soddisfacenti.
In conclusione, a oltre metà mandato, e senza scusanti, atteso che la maggior parte dei provvedimenti «promessi» erano appannaggio dell’Amministrazione e non del tanto vituperato Consiglio ove il sindaco spesso è in minoranza, si ritiene che il bilancio della Giunta Tranchida non può non considerarsi assolutamente negativo.