Fardelliana: chiacchere mentre la nave affonda

Trapani, 2 giugno – Martedì 3 giugno, chi si recasse alla “Biblioteca Fardelliana” di Trapani la troverebbe chiusa. Ne sono convinti i dirigenti di “Trapani Cambia”, l’associazione politica della sinistra del Partito Democratico guidata da Mariapia Erice e Sabrina Rocca.

Il fatto sarebbe dovuto alle difficoltà economiche dell’Ente che, a seguito del recesso da Socio della Provincia – avvenuto oltre un anno fa, per la verità -, non permetterebbero più di far fronte alle spese per tenerla aperta.

“Salviamo la Fardelliana”, quindi, è divenuto il nuovo grido dell’allarme, per l’associazione, per guadagnare un po d’attenzione sui media di regime. Peccato, poi, che alle “grida di allarme”, non seguano proposte solutive ai problemi. Le proposte, dicono da “Trapani cambia”, devono essere avanzati dal Gestore della Biblioteca.

DAMIANO CONTESTA I CONTESTATORI

«Leggo con certa frequenza sugli organi di informazione cittadini, di intendimenti di salvataggio del Consorzio universitario trapanese, dell’Ente Luglio Musicale, della Biblioteca Fardelliana, manifestati da comitati, associazioni, gruppi etc, tutti, a parole, disposti a sacrificarsi in nome della cultura. I fatti sono quelli che servono», commenta, seccato, anche il sindaco di Trapani dott. Vito Damiano con un comunicato stampa.

DALLA REGIONE SOLO DANNI ED INADEMPIENZE

I fatti sono che l’Assemblea parlamentare della Regione siciliana, a maggioranza del Partito Democratico (e sotto l’input del presidente Rosario Crocetta e del Movimento 5 Stelle), ha “soppresso” gli Enti Provincia ma non concretamente costituito i “Liberi Consorzi” che avrebbero dovuto sostituirle.

I Commissari liquidatori, nominati dal presidente Crocetta, han ritenuto opportuno di disdettare la propria compartecipazione a diversi Enti, fra cui la “Fardelliana” che, come prima conseguenza, s’è trovata, di punto in bianco, con 250mila euro annui in meno.

I fatti sono, ancora, come, ha denunciato, lo scorso 5 febbraio, in una nota inviata al presidente Crocetta, Stefano Parise presidente nazionale dell’AIB, l’associazione italiana biblioteche che «la Sicilia è l’unica regione italiana, insieme alla Campania, a non aver mai legiferato in materia».

Insomma la “Fardelliana” paga la «mancanza di una legge regionale di settore che regoli le competenze, le funzioni e le attività delle biblioteche degli enti locali».

I fatti sono che «ventinove deputati regionali hanno presentato il disegno di legge n. 564 del 30-9-2013, predisposto in collaborazione con la nostra Associazione e attualmente all’esame della V Commissione dell’ARS», Commissione della quale sono componenti, fra gli altri, i deputati della provincia di Trapani Antonella Milazzo (PD) e Giovanni Lo Sciuto (MPA). Il Disegno di Legge è, sostanzialmente, fermo in un binario morto.

LA SOLUZIONE DI TRAPANI CAMBIA

Ma prima della chiusura se ne potrà chiacchierare un po: «Una seduta del consiglio comunale straordinaria e aperta sulla Biblioteca Fardelliana. Se ne faranno promotori alcuni consiglieri comunali». Ad annunciarlo è stata la direttrice, Margherita Giacalone, riporta La Sicilia, lo scorso 29 maggio.

L’ex-comunista Marapia Erice presidente di “Trapani Cambia”, però, preferisce panorami più ampi ed ha deciso di chiedere al catanese Nello Musumeci (ex MSI, ex AN, poi esponente de La Destra di Storace) una “raccomandazione” per essere audita dalla V Commissione dell’ARS.

«Da solo il Comune di Trapani non può supportare le spese di gestione della biblioteca, l’unica soluzione sembra rimanere quella della chiusura», sostiene, però, Nello Musumeci, sul proprio sito web.Trapani Cambia insomma sarebbe caduta dalla classica padella nella brace!

Una soluzione “tampone” potrebbe essere quella di “convincere” Antonio Ingroia (Lista Tsipras), attuale Commissario della Provincia, ad annullare la delibera del suo predecessore e versare, almeno per quest’anno il contributo da 250mila euro.

Si perchè, per Trapani Cambia, la seduta del Consiglio dovrà, esclusivamente, essere «dedicata al problema del reperimento dei fondi necessari a dare la garanzia che la Biblioteca continuerà ad essere aperta e fruibile». Assolutamente vietato, sembra, parlare di Bilanci della “Fardelliana” e di eventuali “sprechi”.

LA SOLUZIONE DEL SINDACO DAMIANO

In realtà, il nuovo grido dall’allarme di “Salviamo la Fardelliana” un risultato l’ha ottenuto.

Con delibera di Giunta n. 53 del 28 maggio, il sindaco Vito Damiano «ha deliberato un atto di indirizzo perchè i Dirigenti competenti provvedano a reinserire nella proposta del bilancio pluriennale 2014-2016 la somma di 460.000 euro comprensiva, quindi, della quota di 250.000 euro spettante alla soppressa Provincia».

In parole povere, il nulla!

Naturalmente, infatti: è da individuare la “copertura”, è da verificare l’approvazione dello stanziamento da parte del Consiglio (Organismo competente ad approvare il Bilancio), è tutto da studiare il come la “Fardelliana” possa procedere, ecomomicamente e finanziariamente, finchè il Bilancio preventivo 2014 non venga approvato (lo scorso anno avvenne a dicembre).

Ma resta la curiosità, martedì la “Fardelliana” è aperta o chiusa?

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