Fardelliana: La libertà di religione accende il dibattito

Trapani, 20 aprile 2015 – Ognuna delle quattro Conferenze del ciclo sui “Diritti Umani” svoltesi, negli ultimi due mesi, presso la Biblioteca Fardelliana si è rivelata interessante ed istruttiva. Ma, forse, l’ultima, quella conclusiva di sabato scorso, che aveva per oggetto la “Libertà di Pensiero e di Espressione” racchiudeva in sé lo spirito dell’intero programma.

E se ha rappresentato una mezza delusione la partecipazione di pubblico, circa metà che quello medio dei precedenti tre incontri (30 attenti spettatori piuttosto che 60) – forse i concittadini sono stati richiamati in campagna dalla bella giornata -, non lo è stata per le puntuali relazioni e per il successivo dibattito scaturito.

Fra il pubblico, comunque, s’è notata ed apprezzata la presenza anche dello scrittore Giacomo Pilati, trapanese ma oramai di fama internazionale, e non solo per il suo “Minchia di Re”. Ciò a dare rilievo alla manifestazione promossa da “Sivisomnia”, “Salviamo la Fardelliana” e “A Misura d’Uomo”.

Concilio Vaticano II

Concilio Vaticano II

Per la verità, è stato il tema della “Libertà di Religione” ad attizzare prevalentemente il dibattito. Dopo l’intervento puntuale di don Rino Rosati, parroco di Sant’Alberto, che non ha potuto fare a meno che richiamare gli insegnamenti del Concilio Vaticano II (vecchi ed assodati già da cinquant’anni, risalendo al 1965) dal pubblico c’è stato chi ha richiamato ai pericoli di un eccessivo ecumenismo della Chiesa Cattolica.

Senza saperlo, e senza volerlo, si è riattizzato lo scontro fra la Chiesa del Concilio, quella di papa Paolo VI, e quella scismatica del poi scomunicato vescovo francese Marcel Lefebvre.

Non meno interessante la relazione iniziale dell’avv. Giuseppe Aloisio e quella dell’avv. Fabio Altese. Quest’ultimo ha delineato, dal punto di vista giuridico, i parametri entro i quali il “Diritto di Cronaca” può essere lecito (verità, interesse pubblico, assenza contumelie nelle espressioni), ed ha ricordato come, invece, il “Diritto di Critica”, specie ad un politico, abbia spazi giuridici di espressione ben più ampi, per come previsto tanto dall’articolo 21 della nostra Costituzione che dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.

Ninni Ravazza

Ninni Ravazza

Una serie di casi, alcuni risolti positivamente altri ancora invece esitati negativamente ed afferenti il tema della giornata, sono stati evocati da Emanuele Marino, rappresentante di Amnesty International Palermo. Non ultimo il caso di Raif Badawi, l’uomo fustigato ed imprigionato in Arabia Saudita per aver criticato, fra l’altro, la “polizia religiosa” del suo paese.

L’ultimo ospite della serata è stato il giornalista Ninni Ravazza. Questi ha sostanzialmente ripetuto quanto in altre occasioni detto sulla “Libertà di stampa”, sostanzialmente assente a Trapani, ma certamente carente in tutta Italia, a causa dell’inesistenza di editori puri, di giornalisti regolarmente retribuiti e, comunque, coraggiosi. Ravazza, in più, a precisa domanda, ha stigmatizzato l’inopportuna abitudine dei colleghi di riportare tale e quali i comunicati stampa senza prima volerli verificare nelle dichiarazioni ed analizzare con spirito critico.

Il ciclo di conferenze sui “Diritti Umani” s’è concluso, ma già “A Misura d’Uomo” prepara un nuovo ciclo di seminari da svolgere sempre presso la Fardelliana.

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