FAZIO LITIGA PURE CON SE STESSO

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Girolamo Fazio

TRAPANI – Alla fine gli unici a guadagnarci, e sostanziose parcelle, sono gli avvocati. Naturalmente sempre, e solo, a spese delle Casse Pubbliche (e quindi di noi cittadini). L’ennesimo caso di mala-amministrazione si rileva a Trapani, “grazie” al noto frequente ricorso alle vie legali del Comune guidato dall’avvocato Girolamo Fazio (PDL). Questi aveva ritenuto opportuno far causa al Consorzio Universitario della Provincia di Trapani di cui è pure Vice-Presidente (per statuto).

La “lite” era stata determinata da semplici motivi di “potere” e di “immagine”. Motivo base del contendere la questione interpretativa su chi deve assumere la carica di presidente del C.d.A. in caso d’assenza del presidente della provincia, se il vice-presidente, ovvero il sindaco, o un delegato del presidente della provincia.

E’ appena il caso di precisare che, all’epoca dei fatti, il Consorzio universitario era presieduto dal senatore Antonio D’Alì (“compagno” di partito e “padre” putativo del sindaco dei Trapani).

Conseguentemente alla “lite”, il primo cittadino del capoluogo ha dato incarico, oneroso immaginiamo, in nome e per conto dei "propri" cittadini, all’avv. Biagio Bosco per l’annullamento di alcune delibere del Consiglio d’Amministrazione del Consorzio (2004 e 2005).

Tuttavia, questa volta (e non è la prima volta), l’avvocato di fiducia del nostro sindaco-avvocato, sembra aver preso una grossa “cantonata” dato che l’Autorità Giudiziaria Ordinaria (Tribunale di Trapani – giudice Michele Calvisi) adita dal Comune di Trapani dichiara il proprio difetto di giurisdizione in favore della giurisdizione del giudice amministrativo.

In poche parole la causa è persa ed il Comune si trova quindi ad essere condannato al pagamento delle spese legali affrontate dal Consorzio Universitario: una fattura di ben 9.425 euro!

Non è “simpatico” rilevare, ma è un dato di fatto, che l’avvocato di fiducia del Consorzio Universitario, e beneficiario della parcella, altri non è che l’avv. Giuseppe Colbertaldo, quasi omonimo (parente?) dell’assessore provinciale Cesare Colbertaldo (UDC).

La storiella, vera purtroppo, non finisce qui. Perché il Comune amministrato dal sindaco Fazio propone appello alla sentenza del Tribunale di Trapani (è credibile pensare che ciò avviene pagando un’altra parcella all’avv. Bosco) ed il Consorzio Universitario, di cui Fazio è, dicevamo, vice-presidente, propone una “transazione”: il Comune rinuncerà al proseguo dell’azione legale ed in cambio il Consorzio si accollerà l’onere della parcella dell’avv. Colbertaldo.

Con Delibera di Giunta n. 337 del 29 dicembre scorso, Fazio, in qualità di sindaco del Comune, accetta la transazione.

La domanda che sorge spontanea, alla fine, è questa: se il Comune voleva tutelare un interesse valido, legittimo e di interesse generale per la cittadinanza perché ha rinunciato all’azione legale? Questa domanda ne porta un’altra: e se, per caso, non esisteva questo interesse perché avviare un’azione penale appesantendo le Casse Pubbliche, sia del Comune e sia del Consorzio Universitario (che è finanziato, in parte, proprio da fondi comunali)?

Da questa storia d’ordinaria mala-amministrazione sembra chiara solo una cosa. A guadagnarci dalla litigiosità del sindaco Fazio sono stati solo gli avvocati. Eppure il sindaco è amato dai suoi concittadini. Forse solo perché i “giornalisti” che scrivono sulla stampa di regime cittadina questa notizia non la divulgano?

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