FESTA I MAGGIO, E’ SUPERATA PER LA SINISTRA TRAPANESE
TRAPANI –
«Tra i sindacati, la Cgil ha alzato la bandiera del diritto alla festa senza se e senza ma. Mentre la Cisl chiede soluzioni concertate e boccia i sindaci decisionisti, come Renzi e Moratti, che hanno fatto tutto da soli», così Avvenire, il quotidiano della Chiesa commenta le recenti polemiche nazionali sul rispetto della chiusura/apertura dei negozi per il prossimo primo maggio. A Trapani, intanto, nel silenzio dei partiti di «sinistra» e coll’assenza della triplice sindacale, il Comune delibera l’apertura. Lavoratori, insomma, che non potranno godere della giornata di riposo o di vacanza e saranno costretti, magari senza compenso alcuno, a passare la giornata fra scaffali e banconi.
Nell’esprimere, quindi, il nostro disappunto l’assenza ed il silenzio di chi dovrebbe tutelare i lavoratori, non possiamo non sottolineare anche che proprio Celeste Selinunte, oggi rappresentante dei negozianti, è stato pure segretario provinciale della CGIL e quindi anche di quei lavoratori che oggi spedisce al lavoro, piuttosto che al mare, dietro la giustificazione «… sono a conoscenza della presenza in porto di una nave da crociera con oltre 2.000 persone …».
Forse Selinunte, la CGIL di Trapani, la «sinistra», concordano con quanto dichiarato qualche giorno fa dall’assessore al commercio del comune di Milano, Giovanni Terzo. La festa del primo maggio è solo uno «stantio richiamo ideologico superato dalla realtà». Chi lo spiega, però, alla Susanna Camusso – segretario nazionale della CGIL – che comizierà proprio nella nostra provincia (a Marsala) domenica?