Film d’Estate: Fazio scopiazza da Valderice
La rassegna cinematografica che abbiamo realizzato assieme al Luglio Musicale – ha detto il sindaco Girolamo Fazio – si distingue soprattutto per due fattori: i film sono tutti nuovissimi, usciti nelle sale nella scorsa stagione, ed il criterio di scelta è stato quanto più vario possibile, per accontentare i diversi gusti e le diverse esigenze”.
Così dichiara, sul proprio sito internet, tra il serio ed il faceto, il sindaco del capoluogo.
In realtà da tale frase si può ricavare una diversa chiave di lettura ...“non sapevamo dare un filo logico culturale alla rassegna, che le desse un’impronta, un indirizzo, un motivo d’essere o di differenziazione (rassegna dei film storici, tipo “Pearl Harbour” o “Il Gladiatore”; o dei film d’impegno politico, tipo “Cento Passi” , o magari dei film porno ecc ecc) ed allora abbiamo fatto un’insalata!”.
La caratteristica principale della rassegna, che salta all’occhio, dopo un veloce confronto col programma dell’Estate valdericina 2003 (da tempo ampiamente pubblicizzato), è, sia l’ampia scopiazzatura dei titoli (dei 13 film in rassegna a Valderice, ben 8 sono ritrovati nella rassegna di Trapani), sia il poco velato tentativo di fare concorrenza ai “vicini”.
Infatti degli otto film “plagiati” cinque sono programmati nei giorni precedenti a quelli della proiezione del Teatro San Barnaba, uno lo stesso giorno e, solo, in due casi la proiezione di Villa Pepoli segue quella di Valderice.
Ma ecco il dettaglio dei film “scopiazzati” dal duo Fazio-Braschi.
In trentuno proiezioni l’Amministrazione non ha trovato spazio per inserire quella di “Sacco e Vanzetti“, il film che ripercorre la storia dei due innocenti fatti “friggere” sulla sedia elettrica, settantasei anni fà il prossimo 23 agosto, nel democratico stato degli USA, solo perché colpevoli di essere immigrati italiani e politicamente anarchici.
E’ chiaro che, in mezzo ad altri film, pur presenti nella rassegna, d’alto contenuto culturale (“Natale sul Nilo” su tutti) un tal genere di film sfigurava. E’ anche vero che un tal film, che fa riflettere sulle paure e sulle discriminazioni nei confronti degli immigrati e di coloro che la pensano diversamente, in una città come Trapani, di frontiera, non aveva senso (o ne aveva troppo?).