I dubbi sull’esonero di Boscaglia, il Trapani smobilità?
Excusatio non petita, accusatio manifesta è una locuzione latina. La sua traduzione letterale è «Scusa non richiesta, accusa manifesta», forma proverbiale in italiano insieme all’equivalente «Chi si scusa, si accusa».
A questo abbiamo pensato quando, nel comunicato diffuso alla stampa, per portare la Città a conoscenza dell’esonero del tecnico Roberto Boscaglia, il presidente Vittorio Morace affermava: «Non è una scelta fatta per ottenere il “favore della piazza”».
Noi, in proposito, non crediamo all’esonero; ma crediamo ad una scelta condivisa, anzi proprio “suggerita” dallo stesso tecnico Roberto Boscaglia come ultimo tentativo per evitare la retrocessione della Città in serie C, evento, onestamente, probabile anzi certo se si continuasse su quella scia di risultati che ha portato solo tre punti negli ultimi dieci incontri, ed il contemporaneo indubbio danno all’immagine del Presidente.
Crediamo ad un “summit” a tre, Morace, Fagiano e Boscaglia dove il tecnico non ha saputo dare indicazioni per dare “maggiore dignità” all’impegno della squadra. Una squadra, ricordiamo, rivoluzionata, in peggio, dal mercato invernale, con le cessioni di Mancosu e Iunco.
Nello sproporzionatamente lungo comunicato, ancora, Morace, fa riferimento alla sua permanenza in Spagna, «Il fatto che io non sia sempre a Trapani …[non è] un motivo ostativo alla gestione», dichiara, continuando a “scusarsi”.
E’ evidente che il presidente tiene, tenta, di salvaguardare la propria immagine, per distinguerla da quella del fallimento della stagione sportiva del Trapani Calcio. E lo fa ricordando «il [suo] impegno per risollevare le sorti del Trapani Calcio, in quel momento in una situazione di difficoltà».
Poi il riferimento ai soldi: «Non ho mai voluto parlare di cifre … [quelle che si spendono per mantenere una Società di Serie B] … Sono cifre enormi, che potrebbero essere utilizzate sicuramente per fini diversi. … I famosi introiti dei diritti non coprono nemmeno la metà delle spese che si sostengono» ed ai propri interessi attuali: «Sui motivi che mi hanno portato ad essere momentaneamente lontano da Trapani [in Spagna] assieme alla mia famiglia, essi sono strettamente personali e non credo debba “renderne conto”. Quello che è certo è che non sto qui in vacanza».
Un comunicato che nulla lascia presagire di buono per il futuro della Società, che rilancia certo l’immagine di Boscaglia, di un Roberto Boscaglia che “suggerisce” il proprio “esonero” per amore della propria Squadra, ma che non serve a tenere sereno l’ambiente. Cioè quel che serviva ai giocatori ed ai sostenitori.
Forse bastava un comunicato stringato, come quello col quale il Cagliari ha comunicato l’esonero di Zola, quella classico in queste occasioni: «Il Cagliari Calcio comunica di avere esonerato Gianfranco Zola e il suo staff dalla guida tecnica della prima squadra. A lui e ai suoi collaboratori vanno i ringraziamenti per il lavoro svolto in questi mesi con dedizione, professionalità e passione, e il più sentito in bocca al lupo per il prosieguo della carriera».
5 righe. Perchè l’Ufficio Stampa del Trapani calcio s’è dilungato? Cosa ha voluto comunicare fra le righe?
Forse serviva solo informare la piazza dei motivi che han portato a mandare il bomber Mancosu a fare panca a Bologna. Trapani non può mantenere economicamente la B? Ce ne saremmo fatti una ragione.