IDV AL COLLASSO: GIUFFRE’ SMENTISCE D’ALBERTI
TRAPANI
– Casa di Giannantonio Giuffré, coordinatore del Circolo Italia dei Valori "Rosario Livatino" di Erice. E la sera del 30 Aprile 2010. Squilla il telefono. Ecco il racconto della telefonata dalle parole dello stesso Giuffrè: «A tarda sera, mi ha chiamato D’Alberti invitandomi a sostituire il tuo (di Sciacchitano, NdR) nominativo dai componenti il Circolo di cui sono Presidente, facendomi presente che viceversa, se non l’avessi fatto, anche la stessa sopravvivenza del Circolo era a repentaglio, in quanto lui accettava come iscritti solo 19 nominativi (il minimo per costituire un circolo è di 20)».
D’ALBERTI VUOLE LE SCUSE. «Mi diceva inoltre – continua Giuffré – che non poteva considerare te come vecchio iscritto, in quanto in precedenza ti eri dimesso dal Partito, mentre si riservava di accettarti, come nuovo, solo se ti fossi scusato, visto che in precedenza ti eri "comportato male" con il Circolo di Trapani facente capo a Causi e D’Ercole».
«Tutto quanto precede per amore di verità», conclude Giuffrè.
«D’Alberti, da Statuto (art. 3), può fare solo una cosa: “raccogliere la richiesta di tesseramento e tempestivamente comunicarla, al Coordinatore Regionale per l’accettazione.”», spiega Sciacchitano. Solo il sen. Giambrone puo’ rifiutare un tesseramento, con motivazione scritta. Non certo D’Alberti.
Questo lo sconvolgente racconto di un dirigente di Italia dei Valori sulla vicenda della «tessera» negata a Luca Sciacchitano. Una vicenda che sta, indubbiamente, stendendo una pesante coltre di arroganza ed approssimazione sui dirigenti di Trapani e provinciali di Italia dei Valori.
LA DICHIARAZIONE SBUGIARDATA DI D’ALBERTI. Non piu’ tardi del 21 ottobre scorso, Enzo D’Alberti, coordinatore provinciale di Italia dei Valori, aveva dichiarato: «Desidero solo evidenziare che la domanda di tesseramento, resa nota alla stampa dal sig. Luca Sciacchitano, non è mai formalmente pervenuta a questa Direzione provinciale».
Falso. LUI ha "consigliato" a Giuffrè, presidente del Circolo di Italia dei Valori di Erice che aveva regolarmente tesserato a Luca Schiacchitano, di tagliarla, dopo un primo invio via email!
LA GRAVITA’ DELLE DICHIARAZIONI DI D’ALBERTI. Le dichiarazioni di D’Alberti, alla luce della precisazione di Giuffrè, non sono solo improvvide e false ma inducono a pensare che Italia dei Valori, a Trapani, ed in Provincia, faccia tutto altro fuorché rispettare Regole (e Regolamenti) e giunge anche a «minacciare» la chiusura di un Circolo (sempre quello di Erice) se non ci si attiene agli ordini (basate su quale Statuto?) di una persona: «se non l’avessi fatto, anche la stessa sopravvivenza del Circolo era a repentaglio», sottolinea Giuffrè!
LA REPLICA DI SCIACCHITANO. Giunge in redazione una replica dell’ex-tesserato di IDV. «Mi permetto di precisare che la tessera di IDV è un mero pezzo di carta. Quello che è il fulcro della questione – ci spiega Sciacchitano – è il valore simbolico che quella tessera comporta: la possibilità per ciascun cittadino di concorrere alla vita politica della propria città, la speranza e l’impegno a poter cambiare questa Italia dove in tanti si lamentano, ma in pochi si combatte per cambiare le cose».
«Pertanto, con la forza che i documenti e che le prove mi conferiscono, devo affermare – insiste ancora Sciacchitano – che D’Alberti sta falsificando la realtà in maniera consapevole e studiata. Sbugiardare me, significa contemporaneamente dare del bugiardo a Giannantonio Giuffrè, allargando il fronte dell’ingiustizia ad ulteriori cittadini in sincera buona fede».
IDV NON E’ LA CASA DI D’ALBERTI O CAUSI. «Quindi, – prosegue il giovane ex-tesserato di IDV – le minacce di ricorrere alle sedi giudiziarie mi scivolano addosso con leggerezza, perchè chi ha i documenti e le prove, non ha nulla da temere. Già una volta, vorrei ricordare a D’Alberti, mi fu inviato un avvocato da parte di D’Ercole (in via ufficiosa) per intimarmi a stare zitto. Se IDV è diventato il partito delle querele, degli avvocati inviati a casa delle persone, della minaccia come strumento per coartare al silenzio chi contesta, credo che sia arrivato il momento di RIFORMARE IDV TRAPANI e rottamare questi dirigenti che hanno scambiato un luogo di incontro civile e democratico, nel salotto di casa propria».
«E vorrei ricordare a D’Alberti – conclude la mail di Luca Sciacchitano – che il Partito non è suo o di Nicola Causi o di Carmelo D’Ercole. Vorrei ricordare a D’Alberti che il Partito vive di Statuti e regolamenti interni che agevolino il confronto e lo scambio di opinioni».
LO SPIRITO DI ITALIA DEI VALORI E’ ALTRO. «E se la mia opinione da “antipatico e rompicoglioni” è difforme da quella di D’Alberti, non è buttandomi fuori che nobiliterà i valori di meritocrazia, trasparenza, democrazia che sono propri di Italia dei Valori. Anzi, lo renderà un posto oscuro dove il timore dell’ostracismo non consentirà il progresso del partito e dove, in sistemi da basso medioevo feudale, i vertici decideranno in maniera totalmente arbitraria e padronale, chi è “bello” e chi è “brutto”. Non è questo lo spirito di Italia dei Valori. Di quella carta etica che sottoscrivo e sottoscriverò 100 volte se mai venisse rispettata».
Dopo una replica del genere, D’Alberti, per dare onore ad IDV e chiudere la vicenda con dignità, avrebbe solo una strada: dimettersi da coordinatore provinciale di Italia dei Valori. Ma non lo farà.