IDV: CRITICA SCHIZOFRENICA
TRAPANI – Criticare gli sbagli delle amministrazioni è giusto e, in una democrazia, doveroso. Soprattutto se le amministrazioni hanno l’apertura mentale tale da ascoltare le critiche con costruttività e, separando il grano dalla pula, cogliere il punto di vista dell’altro osservatorio per poter integrare azioni che contemplino, non solo l’esperienza dell’uomo REX, ma le esperienze di una collettività vasta.
Però, le critiche devono contenere anche un fondo di realtà e, soprattutto non essere dettate dall’odio. Odio ed autorefenzialità sembrano le parole d’ordine che ormai guidano il circolo di Italia dei Valori di Trapani. Finito il periodo delle belle e rumorose iniziative, probabilmente a causa della dipartita di diversi elementi validi e della rassegnazione di alcuni dei rimanenti, il circolo IDV di Trapani si è lasciato andare ad un nulla autoreferenziale che traspare dalle pagine del proprio sito internet.
Infatti è difficile sul sito trovare proposte, idee e soluzioni alla moltitudine dei problemi della città.
Nessuna parola ha speso il circolo di IDV sulle trivellazioni petrolifere al largo dello Stagnone, nessuna parola sull’indecente balletto relativo alla rimozione della Poseidonia oceanica, nessuna parola sulla proposta di recupero della Colombaia etc.
Ma questi sono fatti “facili”. Fatti sui quali, se si avesse voluto essere partecipi della vita cittadina, si sarebbe potuto intervenire in cinque minuti con un comunicato, un’opinione inviata tramite il proprio addetto stampa (dimenticavo, il circolo IDV non ha più un addetto stampa da mesi).
Ma accanto a questi fatti “facili”, non abbiamo traccia, sempre sul sito di IDV di proposte per il lavoro, per il turismo, per la modernizzazione della città, per le attività commerciali etc.
Però troviamo fior di articoli su quanto è bello il congresso di IDV, i sondaggi di IDV, il corso politico di IDV, il referendum di IDV, il seminario di IDV, il bilancio di IDV. Insomma. Tutte notizie che i cittadini aspettavano trepidanti da una “forza” che si propone come alternativa.
Ogni tanto compaiono dei temi legati al territorio ma sono affrontati in maniera schizofrenica dall’autore che, non firmandosi, scarica su tutto il circolo IDV pensieri astiosi e slegati dalla realtà.
Prendo ad esempio l’articolo dal titolo “La mazzata di Fazio. Bolletta dei rifiuti aumentata del 40%” (qui il link al sito IDV Trapani).
L’articolo in questione affronta in maniera del tutto strumentale l’aumento della bolletta della TARSU prendendo spunto per esercitare lo sport che meglio riesce ad alcuni dirigenti di IDV Trapani: la critica cieca e vuota.
Infatti l’articolo, fra le altre inesattezze, fa congetture astruse sui presunti costi nel caso in cui l’amministrazione Fazio passasse alla raccolta differenziata.
Ebbene, la risposta alla domanda tendenziosa del Circolo e quindi di riflesso anche di Causi già esiste.
Se Fazio fosse passato alla raccolta differenziata utilizzando l’ATO come gli altri Comuni, la tassa sulla spazzatura sarebbe aumentata di: 80% (Marsala, vedi sito Marsala.it) oppure, tanto per restare vicini a casa nostra, del 40% (Erice, vedi TrapaniOk).
Però, nessuna parola è stata spesa per l’aumento del 40% del comune di Erice. Eppure l’assessore all’ecologia del comune di Erice è proprio Giuseppe Caradonna (bravissimo ragazzo a cui mando un saluto affettuoso) dell’IDV.
Da una parte abbiamo quindi l’odio verso il primo cittadino di Trapani, dall’altra abbiamo la malafede di nascondere i fatti quando sono imbarazzanti.
Per citare una frase di D’Ercole… i panni sporchi si lavano in famiglia. In mezzo ci sono i cittadini ormai schifati da questa politica del nulla e da questi aspiranti politicanti che pensano che il bene comune siano le proprie beghe personali.
La città avrebbe bisogno, oggettivamente, di altro. Avrebbe bisogno di una prospettiva a medio e lungo termine: una piattaforma, un’idea sulla quale poi costruire con lungimiranza i futuri progetti. Ma ci sembra di chiedere troppo a delle persone rancorose ed in malafede.
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Articolo MODIFICATO su richiesta dell’autore (email del 9 agosto 2010) a cui l’ha richiesto l’avvocato Filippo Spanò, a tutela del presidente del Circolo di IDV Carmelo D’Ercole. La Redazione.