IL BLUFF DEI NO-STRISCE BLU
TRAPANI –
Domenica 25 aprile Filippo Salerno «fondatore» su Facebook di un Gruppo con appena 451 iscritti, grazie alle penne compiacenti di Pamela Giacomarro (Giornale di Sicilia) e Vito Manca (La Sicilia) ha avuto i propri 5 minuti di «gloria» per aver cavalcato il «populista» tema della battaglia contro le «strisce blu» che l’Amministrazione di Trapani ha attivato, copiosamente, in Città.
Certo il noto colore «rosso» di Pamela Giacomarro, vicina a Rifondazione Comunista, e quello di Filippo Salerno e Sabrina Rocca – anch’essa fra le responsabili del Gruppo piu piccolo su FaceBook – entrambi dirigenti dei Democratici di Sinistra prima ed oggi attivisti del PD lascia chiararmnte intendere che si voglia strumentalizzare un tema per «attaccare» l’Amministrazione di destra anche quando questa fa qualcosa di «sinistra». E’ evidente, infatti, che ogni attività di lotta al traffico privato – nel quale s’inquadra ovviamente l’instaurazione dei posteggi a pagamento – debba essere ben voluta dal popolo della «sinistra» che notoriamente dovrebbe essere ambientalista ed a favore dell’uso dei mezzi di trasporto «collettivi».
Ancora a dimostrare che gli articolisti hanno appena letto il comunicato stampa del Salerno, senza andare ad effettuare un’analisi serena si nota come, la Giacomarro, riporti solo le voci di FaceBook dissenzienti dal provvedimento dell’Amministrazione sostenendo per di piu che «il coro è unanime» mentre il Manca addirittura spaccia l’idea che «la petizione popolare (di cui si sta incaricando il Salerno, NdR) che accompagna la raccolta di firme sviluppa le controdeduzioni entrando nel merito delle scelte fatte dall’Amministrazione. Quello proposto (dalla Petizione, NdR) è infatti un contro-piano da mettere a confronto col progetto» dell’Amministrazione comunale. Nulla di piu falso.
Siamo in possesso – è d’altro canto disponibile in Rete – della petizione. Essa non è fornitrice di alcun Piano alternativo ma si limita, anche con una certa base di validità (ma dov’è stato il Salerno sinora dato che questo Piano è vecchio di almeno due anni e in Consiglio il Salerno è rappresentato o no dai consiglieri Ninni Passalacqua ed Enzo Abbruscato?), di una richiesta di «partecipazione» e «confronto» per discutere delle «criticità riscontrate nell’attuazione del piano» tramite la creazione di un «tavolo pubblico» al fine di raggiungere un «accordo condiviso con tutta la cittadinanza».
La Petizione, di Salerno & C., si limita, ancora, a lamentare le «non indifferenti ripercussioni economiche per i residenti, i lavoratori e per le attività commerciali» individuando il provvedimento in un mero «ulteriore e non indifferente sacrificio economico» per i cittadini che «non vogliono subire la trasformazione della città in un enorme posteggio a pagamento».
Insomma la «Sinistra» trapanese non avendo alcun chè da proporre sembra dedita al solito sport del «signor no».
Per inciso, tra i «populisti» occorre annoverare anche il Circolo di Italia dei Valori di Trapani che, sulle pagine del proprio sito internet, s’è affrettato a precisare di «condividere lo lo spirito della protesta» e sollecita la firma alla petizione di Salerno.