IL CARCERE E’ DA CHIUDERE!
FAVIGNANA (TRAPANI) – “Se ci fosse un novello Dante Alighieri che ambirebbe a scrivere una moderna Commedia non avrei dubbi sul fatto che prenderebbe il carcere di Favignana a modello per uno dei gironi infernali. Perché in effetti come tale si presenta!”. Drastico e duro il giudizio che Eugenio SARNO, Segretario Generale della UIL PA Penitenziari, consegna al termine della visita effettuata nella mattinata odierna presso la Casa di Reclusione di Favignana .
“Il prezioso lavoro e il costante impegno del personale solo in parte può contribuire ad alleviare una pena elevata a supplizio. Di sicuro chi è detenuto o lavora a Favignana non è garantito in fatto di salubrità ed igiene. A queste condizioni strutturali, di per se penalizzanti, si coniugano anche un elevato indice di sovrappopolamento e una grave deficienza organica del contingente di polizia penitenziaria. I ristretti presenti oggi a Favignana – rende noto SARNO – assommano a 136 (72 detenuti e 64 internati) a fronte di una capienza regolamentare pari a 76 posti disponibili”.
Dopo il Sen. Fleres (Garante Nazionale per i Diritti delle persone detenute) anche la UIL PA Penitenziari denuncia la grave situazione del carcere Eguseo “Celle buie ed anguste, prive di finestre. Tutti gli ambienti sono pervasi da una soffocante umidità che rende difficile persino il respiro. La caratteristica dell’istituto di essere sottoposto (per circa sette metri) al livello stradale rende ancor più afflittive le condizioni di lavoro. Il personale, infatti, è costretto a lavorare in situazione di precarietà ed insicurezza; spesso all’aperto e in balia degli agenti atmosferici”.
“Vogliamo sperare che la consegna del nuovo istituto (edificato nell’area delle vecchie officine) avvenga in tempi brevissimi. Ci dicono entro la fine del 2010, noi speriamo prima. Non oso pensare a tempi più lunghi, perché in tal caso si dovrebbe seriamente pensare a chiudere l’istituto”.