Il centro Nino Via sempre inutilizzato: che ospiti subito un Centro Civico!
«Non si può dimostrare solidarietà soltanto con un fiore una volta l’anno». Occorre, ancora una volta, evidenziare la condizione di incuria dell’immobile intitolato a Nino Via e sottolineare la mancanza di risposte dell’Amministrzione ai diversi bisogni dei cittadini.
Se si considera l’alto valore simbolico della struttura, si comprende come l’Amministrazione sia doppiamente responsabile per l’incuria e la mancanza di sensibilità nei confronti della famiglia, del giovane Via e dell’intero quartiere S. Alberto che risulta assolutamente abbandonato.
L’accusa di abbandono del Centro
Nell’estate del 2014, l’associazione “Nino Via eroe contemporaneo” insieme alle Agende rosse “Rita Atria” ha cercato di dare vita al Centro Civico di S. Alberto. Sono state pulite le aiuole, organizzati delle proiezioni di film, dei giochi. L’obiettivo era, ovviamente, quello di attirare i bambini all’interno di quell’area, che avrebbe dovuto essere protetta, piuttosto che giocare per strada. Finita quell’esperienza il Centro è tornato nel suo torpore. Meglio essere espliciti: all’abbandono.
Nel giugno 2015, nel corso di un’Assemblea Civica presso il Centro Sociale di Borgo Annunziata, il sindaco Damiano aveva assicurato come, entro quello stesso anno, l’Amministrazione avrebbe “regalato” alla Città «un nuovo Centro Sociale, il “Nino Via”, un luogo aperto agli anziani del quartiere, ma anche, ed è questa la novità, ai giovani e alle associazioni. Sarà presente anche una delegazione dei Vigili Urbani per mostrare, anche fisicamente, la presenza dello Stato nel quartiere».
Dov’è tutto questo dopo 4 anni?
L’impegno per far nascere il Centro Civico
Il consigliere Felice D’Angelo, il 2 dicembre 2015, così aveva interrogato il sindaco: «Se e quando intende provvedere all’apertura di un nuovo Centro sociale comunale presso l’immobile comunale denominato “Nino Via” e sito nel quartiere Sant’Alberto». L’interrogazione è rimasta tutt’ora senza risposta.
Cosa, o chi, ostacola l’avvio del progetto dall’Amministrazione stessa proposto?, si chiedono i cittadini.
La storia della realizzazione del Centro “Nino Via”
Occorre dire che quel Centro è nato da uno dei tanti finanziamenti diversi che il Comune di Trapani ricevette tanti anni fa. A quel tempo Trapani era governata dall’avvocato Girolamo Fazio, personaggio assai noto in Città.
Il finanziamento giunse dalla Regione Sicilia, non per “fare ciò che vuoi“, ma segnatamente per realizzare un “Centro diurno per anziani“.
Il sindaco Fazio, meglio l’ex sindaco, ne affidò la progettazione all’Istituto Autonomo per le Case Popolari di Trapani, che ne curò pure la costruzione, fino all’ultimo e, infine, lo riconsegnò al legittimo prprietario: il Comune di Trapani.
E qui cascò l’asino: perché immediatamente dopo l’ultimazione dei lavori non ha avuto luogo l’avviamento delle attività?
Eppure non mancava nulla ! Il “Centro diurno per anziani“, con relativa villetta attrezzata per i giochi dei bambini e degli adulti (due campi di bocce e pista per attività podistica), era pronto all’uso ! Ebbene, proprio quell’ex sindaco, cambiando improvvisamente opinione ne volle fare un Centro per l’impiego o Ufficio di Collocamento. Insomma, la mancanza di idee chiare e di programmazione, appare evidente.
Cambiano i sindaci, ma non cambiano le problematiche. A quel tempo era Fazio, oggi c’è Tranchida. Poche differenze !
E’ evidente che la vera buona amministrazione è quella che non realizza incompiute, a Trapani e dintorni ce ne sono tante, anche troppe. Senza riflettere sul futuro uso, si sprecano solo i soldi dei contribuenti.
Anche le condizioni esterne del Centro “Nino Via”, di oggi, con la nuova Amministrazione Tranchida, sottolineano il disinteresse per la Struttura.