Il Comune di Trapani non chiede la pigione all’inquilino ATM
La questione è curiosa. L’ATM utilizzerebbe “senza titolo” gli spazi dell’autoparco comunale e dell’area che sarebbe dovuta divenire il “City Terminal” cittadino.
Per utilizzare dette aree, infatti, l’ATM Spa dovrebbe stipulare un regolare contratto d’affitto.
Sì, perché ATM Spa e Comune di Trapani sono evidentemente due soggetti distinti. Anche se il secondo, in atto, è il proprietario della prima.
Ma il contratto d’affitto c’è ?
Nell’ultimo anno della sua gestione, La Rocca avvisa: l’ATM non paga l’affitto
In proposito, nella sua relazione allegata al conto consuntivo 2018, l’ingegnere Massimo La Rocca ex Amministratore Unico di ATM era stato abbastanza chiaro.
Al punto 5.1.1 della relazione scriveva: « Il contratto di servizio tra il Comune di Trapani e ATM, […] siglato in data 19 marzo 2007 nell’articolo 3 riportava che per i primi sei anni ATM avrebbe avuto pieno utilizzo degli immobili destinati o impiegati per i servizi di trasporto pubblico urbano. Allo stato attuale, ATM ha in uso gli uffici amministrativi, gli immobili destinati alla riparazione, lavaggio e ricovero degli autobus a titolo gratuito ».
Contando dal 2007, i sei anni sono belli e passati !
Al punto 5.1.2 della relazione, La Rocca aggiunge che il 20 maggio 2008 il Comune di Trapani concedeva in uso ad ATM « l’immobile (Terminal City) sito nell’odierno piazzale Papa Giovanni Paolo II per la durata di anni 8. […] ATM continua ad usufruire della struttura nonostante il contratto sia scaduto ».
Anche qui, contando dal 2008, gli otto anni sono già trascorsi !
Tuttavia, La Rocca non aveva toccato tutti i punti, insomma la sua relazione non può dirsi esaustiva.
L’articolo 3 del “Contratto di servizio” tra Comune di Trapani ed ATM, infatti, dice anche altro.
In particolare: « Per l’uso dei beni utilizzati la Spa, a partire dal sesto anno, [ATM] corrisponderà al Comune di Trapani UN CANONE ANNUO ».
Quindi, di fatto, dal 2013, il Comune di Trapani non incassa il CANONE ANNUO che, sottoscrivendo il “Contratto di servizio”, l’ATM Spa si era impegnata a versare !
La domanda sorge spontanea: c’è un danno erariale per il Comune ? Di quanto ? Chi deve pagare ?
Perché l’ATM non paga l’affitto ? Perché il Comune non lo chiede, ovvio.
Il perché del corto circuito è presto spiegato. « Il canone annuo [sarà] determinato da apposita PERIZIA TECNICA redatta ed approvata dai competenti organi comunale ».
Il competente organo comunale, ovvero l’Ufficio Patrimonio, ha mai redatto la perizia tecnica?
Sì o No ?
- Se Sì, perché allora l’ATM Spa non paga l’affitto dovuto dal 2013 ?
- Se No, l’Ufficio Patrimonio ha avuto una direttiva scritta in tal senso ? Da parte di chi ?
- Se No, il dirigente ha dimenticato di farlo personalmente e/o di incaricare un tecnico del Servizio ?
In ogni caso, c’è e quant’è il danno erariale per il Comune di Trapani ? Chi deve pagarlo ?
L’assenza di un rapporto contrattuale formale e valido tra il proprietario dell’immobile “City Terminal”, il Comune, e la Società che ne detiene l’uso, l’ATM, porta con sé una domanda.
Come può essere compatibile questa atipica situazione con la stipula di contratto di affitto (sarebbe meglio parlare di subaffitto, se l’uffittuario fosse regolare) tra l’ATM e il gestore del bar e sempre tra l’ATM e la società editrice del giornale “Il Locale News” che ne utilizza stabilmente da anni alcuni vani ?
Se non fosse ancora chiara la vicenda, in poche parole, siamo di fronte ad una vicenda paradossale:
- ATM non paga l’affitto al Comune, quindi sarebbe un qualcosa tra “inquilino moroso” ed “utilizzatore senza titolo”;
- ATM, tuttavia, concede in locazione alcuni spazi del “City Terminal”, a terzi, a loro volta pure morosi.
Non è una commedia, non è una sceneggiata, ma solo una faccia della triste realtà trapanese !