IL CONSIGLIO BOCCIA “CASSIERE”

Municipio di Trapani

Municipio di Trapani

TRAPANI – Il Centro Commerciale di Contrada Cassiere non si farà. Dopo una “maratona non-stop” di nove ore, iniziato alle 19:20 di giovedì 21 febbraio e conclusasi alle ore 4:15 di venerdì 22 febbraio, il Consiglio comunale di Trapani col voto unanime dei presenti (21-0) ha bocciato la proposta di realizzazione del centro “in variante allo strumento urbanistico vigente ed adottato”. Ha vinto l’Amministrazione Fazio che s’è sempre apertamente dichiarata contro l’opera.

Storia finita? Assolutamente no, è chiaro a tutti che già da domani mattina inizierà la sequela di denunce che porteranno ancora a discutere di quest’atto nelle sedi amministrative (TAR), civili (per eventuali risarcimenti danni) e penali (per indagare sull’esistenza di pressioni illecite).

Chi ha perso, invece? Di certo ha perso il centro-sinistra, uscito con le ossa totalmente rotte dal dibattito. Prima con la dichiarazione del consigliere Nicola Causi (Italia dei Valori) che – in contrapposizione alla posizione del capogruppo Peppe Pellegrino (SDI) – ha abbandonato l’unico gruppo consiliare del centro-sinistra ancora esistente e si è dichiarato indipendente. Poi con consigliere Juansito Tartamella (ex-Nuovo PSI) che ha scelto una posizione politica diversa in merito al collega socialista Pellegrino. Poi ancora con Nicola De Caro (eletto nella Margherita) che ha duramente attaccato i colleghi consiglieri del centro-sinistra definendo la loro opposizione un «un opposizione idiota, ostruzionismo gratuito, sterile e stupido e non dico interessato perché non lo penso».

Nicola De Caro

Nicola De Caro

Che stanotte sarebbe stata una lunga notte era stato chiaro. Difronte all’ostruzione dei consiglieri che apparivano favorevoli alla variante urbanistica, lo stesso Nicola De Caro aveva esclamato: «Questa sera da qua, sino a che si vota, non se ne va nessuno, siamo tutti precettati!». Osservazione ripresa dallo stesso Nicola Causi (Italia dei Valori) che si era domandato se ci si sarebbe trovati davanti «un voto pilotato dall’esterno o un voto libero», se, insomma, «c’erano ordini di scuderia». Affermazione contestata dal centro-destra che aveva sostenuto che non c’era alcun ordine di scuderia piuttosto una convergenza politica della maggioranza.

Giovanni De Santis (MPA), Enzo Abbruscato e Ninni Passalacqua (Partito Democratico) e lo stesso Nicola Causi (Italia dei Valori) avevano sollevato le più disparate e, spesso – secondo noi – ardite "pregiudiziali" per bloccare l’atto e quindi, per le più disparate motivazioni, più o meno condivisibili, abbandonato l’aula. Nessuno di loro – tranne Abbruscato (che ha parlato di occasione di lavoro andata perduta) senza mai entrare nel merito dell’atto.

Ci si è fermati (sino alle 2:00 circa), quindi, a parlare di pareri legali (quelli della GSV Cassiere a dire che erano trascorsi i 60 giorni assegnati dal TAR e che quindi il Consiglio era esautorato dal poter deliberare e quello dell’avv. Guido Corso che, per conto dell’Amministrazione, diceva l’opposto), a sottolineare le assenze di alcuni dirigenti dall’aula (arch. D’Angelo) e la necessità di ulteriori approfondimenti.

Il dott. Costa (Lista Fazio) aveva replicato a De Santis accusandolo, a sua volta, di fare «terrorismo» e «inquisizione». Mentre, ancora il consigliere Nicola De Caro (ex-Margherita) si era domandato perchè qualcuno volesse che «l’atto vada a finire nelle mani del Commissario» (il Prefetto, NdR).

Della seduta daremo ulteriori dettagli in successivi articoli odierni. Ora c’è solo da aggiungere che i 21 consiglieri che hanno bocciato la variante si sono tutti dichiarati favorevoli alla realizzazione di un centro commerciale a Trapani ma hanno, semplicemente, bocciato l’area di Cassiere ritenendola inidonea per motivi ambientali, in ciò – parole di Fabio Bongiovanni (UDC) – condividendo le posizioni dell’avv. Nino Sugamele (Insieme si Può) e di Vito Fiorino (Comitato Ecologico Trapanese) espresse proprio da questo sito.

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