Il Contratto tra ATM e Comune: obblighi violati ma controlli nulli
Cosa prevede il “Contratto di Servizio” che non c’è più e che legava il Comune di Trapani e l’ATM e regolava il servizio di trasporto pubblico urbano ?
Pur non essendo particolarmente articolato, il “Contratto di Servizio” non si limita a prevedere il semplice “do ut des” («io do affinché tu dia» ) :
- Tu ATM fai, coi tuoi bus, 1.257.000 chilometri annui ed io MANO PUBBLICA ti do 1.555.600 euro !
E’ fin troppo chiaro, a chiunque abbia firmato un contratto bancario o anche semplicemente per il proprio telefonino, che tale documento è lungo circa 40 pagine e contiene tanti altri dettagli, talvolta pure scritti con caratteri tipografici piccolissimi !
Ebbene, proprio il giorno di Natale, mentre festeggio il mio onomastico (non sto bene ?!), ho letto quelle 40 pagine. Mi riferisco, in particolare, al “Contratto di Servizio” originario, quello firmato il primo luglio 2008.
La lettura ha fatto sorgere alcuni dubbi e tante domande.
Dubito che chi dovrebbe leggere e capire, per dovere d’ufficio e per mandato ricevuto dai cittadini/elettori, si sia mai posto i miei stessi punti di domanda.
Io, in ogni caso, desidero condividere quel che ho appreso.
I contenuti “mai letti” da alcuno del Contratto di Servizio di ATM
Lo “schema tipo di contratto” fornito dall’Assessorato regionale al turismo, comunicazioni e trasporti, sottoscritto dall’ATM, inizialmente, prevede :
- l’impresa deve assicurare « livelli qualitativi non inferiori a quelli previsti dalla propria “Carta dei Servizi” adottata nell’anno 2003 ed agli standard di qualità individuati dalla Certificazione ISO 9001 » (art. 6 bis del “Contratto di Servizio” – 2008).
E già qua, come i funghi, spuntano le prime perplessità.
- A quale “Carta dei Servizi” e di quale “Certificazione di Qualità” fanno riferimento i diretti interessati ?
- L’ATM le ha mai redatte ed approvate ? Dove sono pubblicate ?
- Un contratto può essere comunque sottoscritto, anche nella forma di “schema tipo di contratto”, pur sapendo che i menzionati titoli non sono stati acquisiti ?
- In ATM hanno intenzione o meno di provvedere ad adeguarsi a quello che hanno firmato ?
Poi, leggo pure che l’Amministrazione si riserva « di verificare in qualsiasi momento […] il rispetto degli standard di qualità ».
- L’ha mai fatto ?
- Esistono gli audit, le correlate relazioni ? Sono mai state ritualmente rese pubbliche ?
Temo che siano solo cose che si scrivono con leggerezza in tanti contratti pubblici che poi finiscono dimenticati nei cassetti, sommersi dalle polveri (non sottili, sigh !).
Gli obblighi contrattuali in capo ad ATM, tra l’altro, proseguono così :
- deve « rispettare gli orari » (art. 7 bis, punto 1);
- deve « corredare gli autobus adibiti ai servizi extraurbani [linee 30 e 31 immagino, NdR] di brochures riportanti le informazioni relative ai percorsi attraversati, ai capolinea, alle fermate autorizzate […] ed esporre all’interno dei mezzi urbani gli schemi, opportunamente stampati su supporto plastificato adesivo, dei percorsi attraversati, indicando chiaramente i capolinea, le fermate autorizzate » (art. 7 bis, punto 4);
- deve « stampare sulle fiancate degli autobus […] i recapiti telefonici (presidiati) e gli indirizzi informatici (sito internet ed e-mail) » (art. 7 bis, lettera a);
- deve « provvedere, a propria cura, a posizionare lungo il percorso autorizzato […] le tabelle indicative di “fermata autorizzata” che […] riportare chiaramente i dati identificativi dell’autolinea con la frequenza e gli orari ai capolinea » (art. 7 bis, lettera d);
- « nei servizi extraurbani comunali [linee 30 e 31 immagino, NdR] è fatto divieto di trasportare passeggeri in piedi » (art. 11 quinques).
Quanto ho riportato è stato ed è tutt’oggi rispettato ?
Tanto il Comune, quanto la Regione – a norma art. 1 della L.R. 10/1964 – hanno mai svolto i controlli ?
Esistono gli audit, i risultati di predette indagini ?
Quali sono gli esiti ?
Chi applica le penali contrattuali ad ATM per le infrazioni se nessuno vigila sulla sua condotta ?
Il “Contratto di Servizio” prevederebbe, infine – all’articolo 11 octies – anche le penali e le sanzioni per i casi di inadempienza.
Nulla di particolare : si parla di sanzioni da un minimo di 50 euro ad un massimo di 200 euro per ogni infrazione accertata.
- Da 50 a 200 euro di sanzione per ogni corsa con passeggeri all’inpiedi;
- Da 50 a 200 euro in caso di mancato utilizzo di autobus aggiuntivi (le cosiddette “corse bis”) a garanzia dell’utenza scolastica abbonata ai servizi extraurbani comunali;
- Da 50 a 200 euro di sanzione per il mancato rinnovo della Certificazione ISO 9001 (ove posseduta???) dall’impresa del trasporto in parola;
- Da 50 a 200 euro, pure, per il mancato rispetto degli orari delle autolinee;
- Infine, da 50 a 200 euro di sanzione per la mancata pulizia giornaliera completa dei mezzi, per la mancata presenza delle brochures sugli autobus extraurbani e per l’omessa esposizione degli schemi dei percorsi sui bus urbani.
In parole povere, facendo quattro conti, ogni anno l’ATM “n’avisse a dari chiuttosto chi pagarla niatri ” !
Senza controlli, il “Contratto di Servizio” diventa, per gli Utenti del bus, poco più che carta da riciclare con la differenziata e il rapporto ATM – Cittadini, solo un arbitrio !
Ma si, tutto va bene, però potrebbe andare meglio … meglio non accontentarsi con poco !
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Note:
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Sempre preciso ed attento Natale….bravo….ma tanto al Trapanese medio son convinto, che ahimè, non gliene frega nulla.