IL LAVORO CHE NON C’E’ … PIU’

TRAPANI – Oltre 200 posti di lavoro a rischio a Trapani. La scorsa settimana si sono acuite o sono esplose nuove vertenze che stanno mettendo a rischio alcune delle maggiori attività industriali e commerciali cittadine. E tutto nel silenzio della politica locale.

O meglio, gli unici che si spendono per dare “voce” e “solidarietà” ai lavoratori, almeno a quelli dei Cantieri Navali, sono i giovani di Rifondazione Comunista che, ad esempio saranno, almeno, “vicini” al presidio permanente dei lavoratori venerdì sera alle 20:00 proiettando proprio al Cantiere il film-documentario “In Fabbrica”.

Ma ecco il “diario” settimanale della crisi occupazionale della nostra città.

RedaxMercoledì 26 ottobre. « … Si tratta di una vera e propria chiusura, che comporterebbe il venir meno di 43 posti di lavoro. … La decisione della società Redax di trasferire gli impianti industriali presenti a Trapani e Mirandola (Modena) nella città di Poggio Rusco (Mantova). E’ inammissibile che una società che ha usufruito dei finanziamenti pubblici derivanti dalla legge 488 decida di spostare l’attività in un altro territorio godendo di ulteriori benefici pubblici …».

La vicenda Redax ricorda quella della Midial, appartengono entrambe alla famiglia Mucaria, che è stata trasferita in Tunisia. E, quindi, appare senza speranze.

Venerdì 28 ottobre. «Da ieri i lavoratori della società cooperativa che gestisce i punti vendita sono in agitazione in segno di protesta contro il paventato rischio di chiusura e di riduzione del personale. Chiusura immediata dei punti vendita di Alcamo, Mazara del Vallo e Palermo. Possibile riduzione del personale presso quello di Trapani. 32 i posti a rischio. Sono i numeri di una crisi che rischia di mettere in ginocchio i supermercati della Sicilia occidentale».

Ancora venerdì 28 ottobre. «Futuro incerto anche per i dipendenti di Grande Migliore. Non si intravvedono, ancora, certezze riguardo al futuro occupazionale dei 71 lavoratori. L’Azienda si è impegnata ad effettuare il pagamento della retribuzione di settembre … per quanto riguarda il pregresso, relativo a luglio, agosto ed alla quattordicesima mensilità, le parti hanno concordato di rivedersi …».

Grande Migliore, e la Grande Distribuzione in genere, soffrono la “crisi” economica del Paese e lo stato di precarietà che suggerisce di non cedere al “consumismo”.

Sempre venerdì 28 ottobre. «Se i lavoratori del privato stanno male quelli pubblici non stanno certamente meglio. I dipendenti delle poste sono scesi in piazza a Trapani. Riduzione del premio di risultato del 20 per cento, con un taglio sugli stipendi di oltre 200 euro …».

Ed ancora venerdì 28 ottobre. «I lavoratori del Cantiere Navale, per i quali saranno avviate le procedure di mobilità, non mollano. Oltre a costituire, oramai da settimane, il presidio permanente … 58 famiglie condannate alla disperazione … Una dirigenza spietata che, per risanare i debiti milionari dell’Azienda, non causati dalla mancanza di commesse … e nonostante i fondi già stanziati dalla Regione … vuole liberarsi senza alcun scrupolo morale di tutti i 58 dipendenti, licenziandoli».

In merito alla vicenda Cantieri, a proposito di divisioni del sindacato, è da stigmatizzare la posizione della triplice confederale CGIL-CISL-UIL che non riconosce il ruolo del sindacato Failms cui aderiscono molti lavoratori.

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