Il ruolo della politica
La politica, già definita dall’antica scolastica “l’arte di governare le società”, costituisce lo strumento fisiologico per operare questa rivoluzione culturale.
In democrazia è la società che deve governare se stessa, ma allora è necessario che tutti i soggetti che costituiscono la società partecipino attivamente alla vita politica donando il loro contributo di idee, di competenze, di servizio al fine di promuovere il bene comune, sì che la loro partecipazione non si esaurisca nella semplice espressione di voto.
E’ necessario, allora che chi ha ricevuto il mandato popolare a governare la società predisponga tutti gli strumenti idonei a favorire e ad accrescere la partecipazione sociale alla vita politica.
Questo è il compito principale di chi vuole fare politica, educare la collettività ai valori dell’altruismo con il proprio personale esempio. Questo è l’unico modo per ottenere una rivoluzione culturale pacifica.
Quale deve essere l’offerta politica
Ed allora l’offerta politica non può limitarsi a denunciare il disastro che l’esistenza commerciale ha operato nella società, ma deve offrire una concreta visione di cambiamento che guardi all’Uomo nella sua naturale dimensione sociale e che cerchi di abbattere le barriere della disgregazione e dell’individulismo.
Il consumismo è l’espressione più evidente dell’attuale esistenza commerciale dell’Uomo. E’, dunque, il consumismo che deve essere culturalmente abbandonato.
Il compito della politica sarà quello di programmare una progressiva decrescita consumistica e valorizzare tutti gli aspetti della naturale propensione umana alla vita sociale.
Il genitore è rispettato ed amato dai figli quando ha incarnato un modello culturale altruistico occupandosi in prima persona di tutte le loro esigenze materiali ed esistenziali senza apparire mai come un despota ma risultando sempre come una certezza su cui contare. Allo stesso modo la politica si deve occupare dei cittadini.