In Maremma al via la tradizionale partita di scacchi viventi
Sicuramente non sono gli “scacchi viventi” di Marostica (Vicenza). Quegli scacchi hanno una storia ed una rinomanza internazionale e rappresentano un vero business per la città veneta (con i 14.000 biglietti delle tribune prospicienti il campo di gioco venduti anche a 70 euro ciascuno e gli hotel della zona tutti pieni di turisti) pur svolgendosi con cadenza biennale negli anni pari (quest’anno dal 9 all’11 settembre).
Santa Fiora, chi ci va ci s’innamora
Tuttavia, anche Santa Fiora – piccolo Comune della Maremma toscana di 2.640 abitanti che si trova a 40 chilometri da Grosseto – ha la sua partita di “scacchi viventi”.
La manifestazione, quest’anno, si è svolta sabato 20 agosto.
Gli scacchi viventi venivano giocati una ventina di anni fa nel borgo di Santa Fiora, quando era attivo il circolo di scacchi. Tre anni fa, la Pro Loco e il Comune hanno deciso di far rivivere questa tradizione. E così hanno ripreso i costumi dell’epoca, facendoli tornare praticamente nuovi con la voglia di restituire a Santa Fiora una giornata di festa e di divertimento per le famiglie.
Si tratta, certo, di una piccola manifestazione ma che ha incuriosito ed animato il centro di Santa Fiora con i personaggi della scacchiera interpretati dai bambini, sulla scacchiera si sono mossi solo due adulti: il re e la regina.
[FONTE: Sito Web “Il Giunco della Maremma” – 20 agosto 2016]