JAKA: A ERICE A PASSO DI REGGAE
TRAPANI – Apri Rolling Stone e leggi JAKA ovvero Giuseppe Giacalone, trapanese trapiantato a Firenze.
Un ragazzo che torna in Sicilia, nel posto dove è nato e cresciuto, dopo venti anni, e scopre di essere diventato un idolo per la gente della tua città e del tuo quartiere.
La sua musica viene suonata nelle auto, nelle spiagge, nei locali e nei bar della città di Trapani e nei quartieri di Erice dove Jaka è cresciuto, cosa che ha spinto l’artista a dedicare un pezzo alla sua città e a girarvi un videoclip con la regia di uno dei più apprezzati videomaker italiani Fabio Luongo.
“A Erice“ è il singolo che anticipa l‘uscita del prossimo album di Jaka “Forza Originaria”. Il brano scritto in dialetto siciliano racconta l’impossibile storia d’amore, realmente accaduta, tra un ragazzo di quartiere e una ragazza dell’alta società .
Il brano è una produzione del JakaLion Management etichetta di produzioni musicali e organizzazione eventi, in collaborazione con Macro Marco della Macro Beats che ha prodotto il riddim suonato dalla Roots in the Sky Band.
E’ stato mixato al Boomker Sound di Firenze quartiere generale dei Michelangelo Buonarroti e della Fire Band ovvero il gruppo che accompagna Jaka dal vivo insieme ai cori della cantante Reggae Soul Queen Mary . Il Video è stato girato a Erice dal regista Fabio Luongo (Le Vibrazioni, Roy Paci, Sud Sound System, Neffa).
Il video di Jaka è un invito tutti a fare un viaggio in questo luogo famoso in tutto il mondo per la sua bellezza e per la sua storia ed ora anche per la sua musica.
Il video è in esclusiva per Rolling Stone Italia e lo potete visualizzare a questo link: Jaka: “A Erice”
Ma questo non è il primo video dedicato a questa porzione di territorio Italiano. Andando su youtube c’è un intero canale dedicato all’artista siciliano e al suo interno la canzone “Benvenuti in Sicilia” videoclip quasi interamente girato a Trapani che denuncia i mali di questo nostro territorio.
Jaka infatti dipinge un quadro sincero della sua terra e tra l’ironia e l’impegno sociale, critica chi ancora vuole speculare su una terra dalla quale tanti vampiri hanno già succhiato. In particolare è il famigerato ponte a cadere sotto la scure di Jaka, un’opera mostro la cui unica utilità sarà quella di far arricchire ancora di più la mafia. Oltre il contenuto, "Benvenuti In Sicilia" è anche ben fatta musicalmente (si tratta del famosissimo World Jam riddim), con un suono curato ed efficace, che si è fatto apprezzare nelle dancehall italiane.