LA PICA HA VIOLATO LA MANCINO?

Totò La Pica

Totò La Pica

TRAPANI – Il consigliere comunale di Trapani geom. Salvatore La Pica lo conosciamo. Sappiamo le sue “idee”. E crediamo pure che, in fondo, sia un “bravo ragazzo”. Ma sappiamo pure che esistono delle modalità di espressione, ben precisate dalle norme di legge, e ci riferiamo alla legge Mancino, la n. 205 del 25 giugno 1993, che il consigliere La Pica, nella propria “interrogazione” del 12 settembre, al sindaco Mommo Fazio, ha, secondo noi, palesemente violato.

La frase “incriminata” è quella con la quale il consigliere del PDL chiede di intervenire presso gli organi di Polizia preposti affinché venga riportato il normale vivere civile nelle piazze in oggetto, visto che questi cittadini extracomunitari, utilizzano le due piazze per bivaccare e mi auguro non altro, usano la Vasca del Tritone come piscina, fanno i loro bisogni fisiologici ovunque gli capita”.

Oltre che evidentemente diffamatoria dell’intera categoria degli “extracomunitari”, da lui intesi, nell’interrogazione, come “immigrati clandestini”, a cui vengono assegnate accuse – non provate e generalizzate – di violare precise norme, già esistenti, a tutela del decoro e della pubblica fruizione dei beni pubblici, la sua “interrogazione” è pure evidentemente discriminatoria.

La legge Mancino, in proposito sostiene, all’art. 1 comma 1, che “è punito con la reclusione sino a tre anni chi … incita a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi”.

La discriminazione, per motivi nazionali e razziali, c’è tutta dentro la richiesta al sindaco, sostenuta da La Pica, di attivare provvedimenti specifici contro gli immigrati che “bivaccano” a Piazza Vittorio Emanuele. E perché chiedere pure di attivarsi contro gli indigeni, i giovani trapanesi, che “bivaccano” sui gradini di chiese, o dell’ufficio postale di piazza Municipio?

Bene”, in proposito, ha fatto il sindaco Mommo Fazio, che non è un geometra ma un avvocato e quindi conosce anche la Mancino, – in risposta alla richiesta di La Pica – ad adottare un provvedimento generalizzato (vedi nostro commento).

Certo il provvedimento di Fazio (datato 17 settembre, e quindi “conseguente” alla richiesta di La Pica, e scaricabile dal sito del Comune) è demagogico ed inutile quando non altro, ma “almeno” rispetta la legge Mancino.

Chissà se ci sarà un’Autorità Giudiziaria che vorrà, di propria sponte o su richiesta di qualche “comunista”, accertare l’avvenuta violazione, da parte di La Pica, della Legge Mancino. Sinora giungono solo due comunicati stampa di condanna.

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