La Procura impone il divieto di dimora alla sindaca Toscano
Quindi non c’era una « strategia finalizzata a destabilizzare l’amministrazione di Erice », come preconizzava il giornalista Maurizio Macaluso (TrapaniSì). Ad Erice ci sarebbe proprio del marcio.
Stamani i carabinieri di Trapani hanno raggiunto la sindaca di Erice Daniela Toscano e le hanno notificato il provvedimento restrittivo della libertà personale, in particolare consistente nel divieto di dimora nei comuni di Trapani ed Erice.
Nonostante le rassicurazioni di pochi giorni fa che la Toscano aveva inteso diffondere ai suoi amministrati attraverso i microfoni di TrapaniSì, oggi la certezza di avere la “coscienza a posto” ha ricevuto uno scossone che la fa barcollare.
La Toscano (Partito Democratico) ha abusato del potere per interessi privati della famiglia
Le “nebbie” ericine, e non solo, cominciano a diradarsi.
Ad Erice, le prime foschie si addensarono con il caso dell’ex vice sindaco Angelo Catalano e ora si infittiscono per via della sindaca Daniela Toscano.
Si amministra, così sembrerebbe, in maniera spregiudicata, abusando del proprio ruolo ed invadendo – con “pressioni” illecite – il campo dei dirigenti e dei funzionari.
In termini di pastorizia, si direbbe “pascolo abusivo”.
Ad Erice, sempre a sentire gli inquirenti, si amministra per la cura degli interessi personali e privati, piuttosto che sempre e solo nell’interesse generale della Collettività.
« L’odierna attività d’indagine – recita un comunicato delle Forze dell’Ordine – permetteva di raccogliere un grave quadro indiziario in ordine alla responsabilità del Sindaco TOSCANO che in concorso con il fratello e nell’interesse economico dello stesso, abusando della sua funzione, esercitava pressioni sui competenti uffici comunali al fine di far rilasciare le necessarie autorizzazioni per l’apertura di un parcheggio, sito sul lungomare ericino, gestito da una società, della quale TOSCANO PECORELLA Massimo è socio occulto ».
Di fatto, la sindaca non può esercitare più il proprio ruolo, salvo sospensive del Tribunale della Libertà e/o della Suprema Corte di Cassazione.
Si va, quindi, verso la sospensione dall’incarico e il subentro del suo vice, l’architetto Gianni Mauro, oppure verso le dimissioni con le conseguenti elezioni anticipate a maggio 2021, se non sarà possibile già nel prossimo mese di ottobre.
Il Comune di Erice andrebbe, invece, a mio parere, di certo immediatamente commissariato. Sarà la Regione, oppure il Ministero degli Interni, con o senza le dimissioni della sindaca ?
Se la stessa non si dimettesse e provasse ad amministrare solo telefonicamente dal luogo di dimora non solo dimostrerebbe l’esclusivo personalistico attaccamento alla poltrona, ma anche danneggerebbe l’immagine del medievale borgo conosciuto a tutto il mondo, oltre quella di tutti i cittadini e dei siciliani.
Le Opposizioni : Si ritorni al voto!
In questo momento si alzano le voci di dimissioni da parte del coordinatore di Fratelli d’Italia, Maurizio Miceli e dello stesso Leonardo Torre della Lega. Alessandro Barracco (Movimento Cinque Stelle) ha anticipato la presentazione di una mozione di sfiducia dopo che, in passato, ne aveva sottoscritto un’altra che non ebbe seguito per la insufficienza di firme apposte.
Timido, invece, il Partito Democratico che sostiene un non meglio specificato “passo indietro” della sindaca.
Fa parte del “gioco” della politica. Fa specie, però, il silenzio dei consiglieri della maggioranza. Aspettano che il vero Dominus del Comune di Erice decida il da farsi e lo comunichi loro?
Se non si dimettono tutti in massa, assessori e consiglieri, tuttavia, con quale faccia si presenteranno, a maggio o ottobre, davanti gli elettori ?
Con il pacco di pasta tra le mani ?