LA SICILIA VA COMMISSARIATA
«La Mafia ha sempre avuto un riferimento politico, forte. Una volta era la Democrazia Cristiana, poi è passata al Partito Socialista, oggi è Forza Italia e l'UDC» è quanto ha ribadito Vincenzo Garraffa, in un'intervista rilasciata lo scorso 26 agosto al blog “Qui Milano Libera”, nel corso dell'intervista, reperibile e visibile sul sito YouTube .
Ricordando, poi, i fatti giudiziari che lo hanno coinvolto e che ha comportato la condanna in appello di Marcello Dell'Utri (già senatori di Forza Italia) e Vincenzo Virga per “tentata estorsione aggravata”, Garraffa ha dichiarato che «la cosa che mi addolora di più è che avverto il senso di emarginazione perché purtroppo in Sicilia c'è ancora una cattiva psicologia nei confronti del cittadino che fa il proprio dovere e si presta ad essere collaborativo con la Giustizia. E questo mi dispiace molto perché è uno dei principali motivi per i quali sono convinto che la Sicilia fa una grande fatica ad affrancarsi dalla criminalità organizzata, dal malcostume politico, da coloro che la malavita organizzata mette al governo delle istituzioni, perché – e questo non lo dico io, ma lo dicono un pochino gli esperti e coloro che in fatto di criminalità organizzata ne sanno molto più di me – in Sicilia un 30% del voto è condizionato, direttamente o indirettamente, dalla Mafia.».
Vincenzo Garraffa crede in un'unica soluzione per affrontare il problema mafia «Io penso – spiega – che la Sicilia vada commissariata, così come vada commissariata la Calabria. Ma non commissariata con i siciliani, o con i calabresi. Vada commissariata punto e basta».