L’ACQUA AD ERICE? FRA BATTUTE, PROMESSE E VERITA’

Sciacchitano con Di PietroERICE (TRAPANI) – L’isteria, la mancanza di self control, il non saper accettare una sana critica e un minimo di simpatica ironia. Tutti elementi che caratterizzano l’attuale sindaco di Erice, rag. Giacomino Tranchida. Un cittadino, sul proprio blog, contesta con un «non c’è bisogno di sparare “bummulate”» l’affermazione del sindaco trasfertista che egli «entro la primavera del 2013 porterà l’acqua a casa delle persone h24».

Una “battuta”, quella di Luca Sciacchitano, assolutamente condivisibile, poiché in risposta ad un’affermazione che avviene, solo ora, in campagna elettorale, dopo cinque anni di amministrazione Tranchida e cinque anni d’acqua razionata e spesso non potabile distribuita agli ericini. Ma se il cittadino in questione chiude la propria riflessione con un «ti voto perché, se paragonato all’amministrazione precedente, siamo in paradiso. Se poi entro la primavera porti l’acqua a casa degli ericini H24, giuro che ti offro una pizza. Altrimenti me la devi offrire tu. Ed i piatti poi li lavi tu … senza acqua… », non la crediamo assolutamente meritevole della risposta isterica che arriva allo stesso dall’Amministrazione Tranchida.

Giacomo TranchidaCosa risponde l’attuale sindaco di Erice al cittadino, per mezzo del proprio consigliere-consulente-factotum arch. Gianni Mauro? Che il cittadino Sciacchitano è «sì libero di avere dubbi e perplessità, ma non di offendere e/o deridere». Il sindaco uscente respinge la … mano e l’amicizia del nostro concittadino: prosegue l’email del sindaco «al Suo voto non tengo proprio, i piatti per intanto può farli lavare a qualcuno della sua famiglia …».

Riteniamo che la volgarità insita nella forma di rispondere del sig. Tranchida non è degna d’essere espressa da un rappresentante di tutti i cittadini. Anche di quelli criticoni o ironici. Un primo cittadino deve possedere, sempre, perché è insito nella carica ricoperta, un livello di “aplomp” e sopportazione che non può essere scalfito da una battuta. Un livello di serenità che è necessario ad affrontare le notevoli difficoltà di gestione, che s’incontrano ogni giorno. Pare proprio che il sig. Tranchida queste caratteristiche non le possegga.

Sciacchitano, allora, si spoglia dei panni del “comico”, alla “battuta” fa subentrare i fatti e replica con un altro post sul proprio sito. «Per prima cosa andiamo a prendere il programma elettorale del sindaco uscente nel quale si prometteva (tra trenini a cremagliera e carte dei servizi mai poste in essere) la risoluzione del problema dell’acqua». Per poi aggiungere: «Si evince bene che non è l’amministrazione attuale a completare EVENTUALMENTE i lavori sulla condotta di Montescuro ma è la Regione. E’ troppo comodo scaricare il barile delle colpe quando le cose non funzionano e poi e poi prendersi i meriti quando un progetto antico, portato avanti da un altro ente, arriva a conclusione».

Un altra pesante affermazione contro i venditori di … fumo che, ad Erice, pare che abbondino.

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Una risposta

  1. VITO ha detto:

    L’UNICA COSA CERTA E’ CHE, IL SINDACO TRANCHIDA E LA SUA AMMINISTRAZIONE, NEGLI ULTIMI 5 ANNI, HANNO PRODOTTO PER LA COMUNITA’ ERICINA LO ZERO ASSOLUTO; UN FENOMENO !!!