L’ARMA PRESENTA IL CALENDARIO 2011
TRAPANI – Giovedì 9 dicembre è stato presentato presso il Comando Provinciale Carabinieri di Trapani, il calendario storico dellArma dei Carabinieri dellanno 2011. Il Calendario storico di questanno, ne rievocherà il cammino attraverso quattro tappe fondamentali: dalla Restaurazione allUnità, dai primi passi del Regno alla Prima Guerra Mondiale, dai fermenti sociali al Secondo Conflitto Mondiale, alla nascita della Repubblica allIntegrazione Europea.
STORIA DI EROI. Come Arma, i carabinieri hanno partecipato e combattuto in ogni conflitto nel quale lItalia sia stata coinvolta; tanti sono stati gli atti eroici compiuti da Carabinieri. Ricordiamo il Vice Brigadiere Salvo DAcquisto, che morì vicino Roma, durante la Seconda Guerra Mondiale, dopo essersi autoaccusato, di un presunto attentato, benché innocente, per salvare 22 condannati a morte; ricordiamo Mauro Mitilini, Andrea Moneta e Otello Stefanini, vittime della Banda della Uno Bianca, che ha insanguinato Bologna; ricordiamo i dodici carabinieri vittime del brutale attentato a Nassiriya il 12 novembre del 2003; ricordiamo Emanuele Basile, capitano dei carabinieri, vittima della mafia,il 4 maggio 1980; ricordiamo la strage della Circonvallazione, il 16 giugno 1982, in cui perirono quattro carabinieri, che scortavano un boss; e ricordiamo anche un nostro conterraneo, Clemente Bovi, carabiniere scelto, assassinato nel 59, in un conflitto a fuoco, nel Corleonese.
LA COPERTINA DEL CALENDARIO 2011. Tornando al calendario, in copertina troviamo la presentazione del Carabiniere Reale, al Re Vittorio Emanuele I, nella sala del trono della reggia di Torino. Risale al 1821 la più antica cronaca illustrata dedicata ad unoperazione di servizio dei carabinieri, accompagnata da questa didascalia: «Doppia prova di presenza di spirito e di coraggio».
CENNI SULL’ARMA. Nel 1848 Carlo Alberto concesse la Costituzione e tra i militari favorevoli alla concessione dello Statuto, si annovera un Luogotenente dei Carabinieri, Giambattista Laneri. Il 25 giugno 1833, il Re Carlo Alberto, si occupò dellassetto uniformo logico, riguardo al Corpo dei Carabinieri, introducendo il pennacchio al cappello, la parte superiore di color scarlatto, e quella inferiore di color turchino. Il rosso stava ad indicare leroismo conseguito in condizioni cruente, e il turchino stava ad indicare il privilegio di essere un Corpo Reale. Per gli ufficiali e i Marescialli venne prescritta un elegante spada, col nome di Albertina, in onore del Re. Garibaldi creò nel 1860, il Corpo di Carabinieri in Sicilia, che fu poi tramutato in Corpo dei Carabinieri Reali in Sicilia. Le principali battaglie cui hanno preso parte parte i Carabinieri sono state: Pastrengo 30 aprile 1848, la Presa di Roma 20 settembre 1870.
L Arma dei Carabinieri è inoltre rappresentata da: uno stemma araldico; una bandiera di guerra; una marcia dordinanza, la Fedelissima; una santa patrona, la Virgo Fidelis. Il motto è Nei Secoli Fedele, e venne creato nel 1914, per il primo centenario dellArma e la festa è celebrata il 5 giugno. La prima apparizione dei Carabinieri, la si evince in un famoso romanzo, Pinocchio, di Carlo Collodi. Tra i vari nomignoli con cui sono apostrofati i carabinieri, ricordiamo i Neri, per via del colore delluniforme ordinaria ed i Charlie Charlie, per via della doppia C nellalfabeto fonetico della Nato.
Per concludere ringraziamo lArma, per questo meraviglioso regalo che ci fa ogni anno, arricchendolo con la storia della nostra Benemerita.