L’ARMA PRESENTA IL CALENDARIO 2011

ImageTRAPANI – Giovedì 9 dicembre è stato presentato presso il Comando Provinciale Carabinieri di Trapani, il calendario storico dell’Arma dei Carabinieri dell’anno 2011. Il Calendario storico di quest’anno, ne rievocherà il cammino attraverso quattro tappe fondamentali: dalla Restaurazione all’Unità, dai primi passi del Regno alla Prima Guerra Mondiale, dai fermenti sociali al Secondo Conflitto Mondiale, alla nascita della Repubblica all’Integrazione Europea.


LA NASCITA DEL CORPO. Il corpo dell’Arma dei carabinieri fu creato da Vittorio Emanuele I di Savoia, il 13 luglio 1814, con lo scopo di fornire al Piemonte un corpo di polizia simile a quello francese della Gendarmerie. L’arma tipica era la carabina, ormai non più in uso, sostituta dal fucile d’assalto Beretta A/R 70/90. I carabinieri vennero costituiti in Arma, le cosiddette armi combattenti, come la Fanteria, l’Artiglieria e la Cavalleria, diventando così l’Arma per antonomasia. Ecco perché nel 2014 l’Arma festeggerà il suo secondo Centenario di vita al servizio della Nazione.

STORIA DI EROI. Come Arma, i carabinieri hanno partecipato e combattuto in ogni conflitto nel quale l’Italia sia stata coinvolta; tanti sono stati gli atti eroici compiuti da Carabinieri. Ricordiamo il Vice Brigadiere Salvo D’Acquisto, che morì vicino Roma, durante la Seconda Guerra Mondiale, dopo essersi autoaccusato, di un presunto attentato, benché innocente, per salvare 22 condannati a morte; ricordiamo Mauro Mitilini, Andrea Moneta e Otello Stefanini, vittime della Banda della Uno Bianca, che ha insanguinato Bologna; ricordiamo i dodici carabinieri vittime del brutale attentato a Nassiriya il 12 novembre del 2003; ricordiamo Emanuele Basile, capitano dei carabinieri, vittima della mafia,il 4 maggio 1980; ricordiamo la strage della Circonvallazione, il 16 giugno 1982, in cui perirono quattro carabinieri, che scortavano un boss; e ricordiamo anche un nostro conterraneo, Clemente Bovi, carabiniere scelto, assassinato nel ’59, in un conflitto a fuoco, nel Corleonese.

Calendario 2011

Calendario 2011

LA COPERTINA DEL CALENDARIO 2011. Tornando al calendario, in copertina troviamo la presentazione del Carabiniere Reale, al Re Vittorio Emanuele I, nella sala del trono della reggia di Torino. Risale al 1821 la più antica cronaca illustrata dedicata ad un’operazione di servizio dei carabinieri, accompagnata da questa didascalia: «Doppia prova di presenza di spirito e di coraggio».

CENNI SULL’ARMA. Nel 1848 Carlo Alberto concesse la Costituzione e tra i militari favorevoli alla concessione dello Statuto, si annovera un Luogotenente dei Carabinieri, Giambattista Laneri. Il 25 giugno 1833, il Re Carlo Alberto, si occupò dell’assetto uniformo logico, riguardo al Corpo dei Carabinieri, introducendo il “pennacchio al cappello”, la parte superiore di color scarlatto, e quella inferiore di color turchino. Il rosso stava ad indicare l’eroismo conseguito in condizioni cruente, e il turchino stava ad indicare il privilegio di essere un “Corpo Reale”. Per gli ufficiali e i Marescialli venne prescritta un elegante spada, col nome di Albertina, in onore del Re. Garibaldi creò nel 1860, il Corpo di Carabinieri in Sicilia, che fu poi tramutato in Corpo dei Carabinieri Reali in Sicilia. Le principali battaglie cui hanno preso parte parte i Carabinieri sono state: Pastrengo 30 aprile 1848, la Presa di Roma 20 settembre 1870.

L’ Arma dei Carabinieri è inoltre rappresentata da: uno stemma araldico; una bandiera di guerra; una marcia d’ordinanza, la Fedelissima; una santa patrona, la Virgo Fidelis. Il motto è “Nei Secoli Fedele”, e venne creato nel 1914, per il primo centenario dell’Arma e la festa è celebrata il 5 giugno. La prima apparizione dei Carabinieri, la si evince in un famoso romanzo, “Pinocchio”, di Carlo Collodi. Tra i vari nomignoli con cui sono apostrofati i carabinieri, ricordiamo i Neri, per via del colore dell’uniforme ordinaria ed i Charlie Charlie, per via della doppia C nell’alfabeto fonetico della Nato.

Per concludere ringraziamo l’Arma, per questo meraviglioso regalo che ci fa ogni anno, arricchendolo con la storia della nostra Benemerita.

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