L’ARTE, QUESTA SCONOSCIUTA

Girolamo Fazio

Girolamo Fazio

TRAPANI – Morta lo scorso 23 dicembre 2007, la signora Caterina De Filippi ha lasciato, nel proprio testamento, aperto, il 10 gennaio 2008, dal notaio Francesco Di Natale, la propria abitazione, Palazzo Todaro, sita in piazza San Francesco di Paola, assieme ai beni mobili ivi contenuti (mobili, soprammobili, tappeti, quadri ecc) come "legato", al Comune di Trapani. Dopo un furto, perpetrato dal dott. Massimo Colomba – erede universale della De Filippi – al fine di ritornare in possesso dei beni mobili di particolare valore, casualmente sventato (e per il quale il Colomba è stato denunciato all’autorità giudiziaria), l’Amministrazione Fazio ha dettato le istruzioni per la "valorizzazione" del Palazzo e dei suoi contenuti.

Si tratta della delibera di Giunta n. 90 del 15 aprile 2008 con la quale il sindaco Fazio stabilisce di trasferire, "temporaneamente", al fine di evitare nuovi furti, i beni mobili, in parte a Palazzo D’Alì, e in parte a Palazzo Cavarretta. Prevede, altresì, di trasferire a Palazzo Todaro gli uffici amministrativi del Luglio Musicale Trapanese, assegnando a tale Ente anche il compito di custodia del Palazzo.

Palazzo TodaroUn Palazzo storico di Trapani, un bene catalogato dalla Soprintendenza BB.CC.AA. di Trapani svuotato degli arredi originali e riempito di armadietti metallici, computer, stampanti. Ve l’immaginate? Un oltraggio al bene e, secondo noi, anche alle finalità del "legato" ovvero di far godere la cittadinanza dell’immobile (e dei mobili) utilizzando come sede di rappresentanza del Comune.

A tale ultimo fine, il sindaco Fazio ha deciso di destinare tale Palazzo, appena possibile (dopo una necessaria opera di manutenzione), a sede per la celebrazione dei matrimoni civili.

Non ci sembrano condivisibili le scelte dell’Amministrazione Fazio. E fanno il paio con quelle d’aver rifiutato un possibile legato da parte del maestro Cassisa, recentemente scomparso. L’artista, ci riferiscono, avrebbe offerto al sindaco Fazio tutte le proprie opere a condizione che venissero degnamente accolte in una esposizione museale. Ma, evidentemente, Fazio di arte non capisce molto ed ha rifiutato l’offerta. Ora le opere sono contese da due eredi e finiranno, probabilmente, sul mercato e fuori da Trapani. Complimenti, Fazio!

Con la stessa delibera, comunque, il Comune ha stabilito di avviare azione legale nei confronti del dott. Massimo Colomba ai fine di imporre la restituzione di ulteriori mobili che sarebbero stati sottratti dallo stesso e della disponibilità di una parte dell’immobile di Piazza San Francesco di Paola di cui il Colomba si sarebbe riservato la disponibilità arbitrariamente.

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