L’ATM denuncia : sono spariti 142.000 euro dagli incassi dei parcheggi !
142.000 euro è la somma, cioè una montagna di monetine, che mancherebbe dalla contabilità dell’ATM, la società partecipata e, soprattutto, “vigilata” dal Comune di Trapani. ATM gestisce “in house”, tra tanto altro, gli stalli dei parcheggi a pagamento.
L’accaduto appare estremamente grave.
Sui fatti occorsi che risalirebbero al 2018, non risulta che sia stata data la dovuta informazione ai Contribuenti, anche attraverso la diffusione di appositi comunicati-stampa, né dalla presidenza dell’ATM né dal sindaco del capoluogo, nella sua qualità di rappresentante legale dell’assetto proprietario pubblico.
L’ammanco emerge in tutta la sua evidenza dalla semplice analisi del conto consuntivo 2018, pubblicato da ATM spa sul proprio sito web, appena lo scorso 12 novembre.
Nel paragrafo 7.1 della relazione dell’ Amministratore Unico (ormai ex) dell’ATM, Massimo La Rocca, si legge: « ATM ha avviato un procedimento di decreto ingiuntivo verso la ditta identificato dal procedimento n. 2343/2018 e un procedimento penale, identificato dal num. 2018/30130 RGNR Mod. 21, nei confronti dei sig.ri … [omissis] per appropriazione indebita ».
Per la presentazione del Decreto ingiuntivo al Tribunale di Trapani è stato conferito incarico al legale di fiducia dell’azienda del trasporto pubblico locale, l’avvocato Giacomo Raffaele Esposito ed, ovviamente, quest’ultimo il 30 agosto 2018 ha presentato la prima parcella “in acconto” da 3.647,80 euro.
L’ammanco è pure rilevabile dalla Nota integrativa al Bilancio 2018: 142.000 euro sono il credito netto di ATM nei confronti della DSS Global Security srl UNIPERSONALE di Terni.
Sorge spontanea la domanda: cosa è successo, quali rapporti legavano l’ATM di Trapani con una ditta di Terni ?
Scarni i dettagli nella relazione dell’Amministratore (ormai ex) di ATM, dove si legge solamente: « la DSS Global Security srl [è] manchevole di aver accreditato le somme nei tempi dovuti ».
Appare contraddittorio scrivere di “mancato pagamento nei tempi dovuti” (in ritardo, cioè) nella relazione dell’amministratore e “appropriazione indebita” (nella denuncia penale).
Alla data di approvazione del bilancio (15 ottobre scorso, asserisce l’ex Amministratore La Rocca), la relazione dell’ATM nulla aggiunge sull’eventuale recupero, o meno, dei 142.000 euro “spariti”. Manco se fossero che cubetti di ghiaccio per la granita !
La DSS Global Security, dall’esame delle fatture a questa liquidate dall’ATM, sembrerebbe che era stata individuata (non sorteggiata) sin dal 19 gennaio 2017, per svolgere il servizio di « ritiro, contazione e accredito sul conto corrente (NdR: di ATM e non sul proprio) bancario degli incassi dei parcometri ».
In linguaggio più spiccio, l’azienda di Terni, chissà per quali motivi si sarebbe occupata dello “svuotamento” delle cassettine delle monetine allocate all’interno dei parcometri, quelle macchinette dove gli automobilisti introducono le monete per poter sostare negli stalli di parcheggio.
Per tale servizio riceveva fino a 2.858,51 euro al mese [fattura ottobre 2017], ma curiosamente gli importi fatturati e le date di emissione delle fatture non seguivano regole fisse, insomma si emettevano “a como capitava” !
Tutto ciò appare incomprensibile.
Dopo i “problemucci” con la DSS Global Security srl UNIPERSONALE, l’ATM però continuerebbe caparbiamente ad esternalizzare quel servizio.
Tanto emerge sempre dalla relazione dell’Amministratore Unico (ormai ex), Massimo La Rocca : « ATM siglava nel mese di giugno un contratto con due aziende esterne per la gestione del ritiro, contazione e accredito delle monete relative alla gestione delle aree di sosta a pagamento interrompendo DI FATTO il contratto con DSS Global Security srl ».
Perché DI FATTO e non in diritto ?
In effetti, risultano più fatture emesse dalla ditta Coin Service Spa di Empoli (Firenze) per il servizio « smaltimenti / contazione valuta ».
La fattura del 31 ottobre 2018 è di 4.860,48 euro, ma non riporta a quali mesi si riferisce il servizio svolto. Minuzie, importante è scrivere bene la cifra da incassare.
Perché affidarsi a ditte lontane da Trapani, una volta a Terni e un’altra a Empoli ? A Trapani o in provincia di Trapani non c’erano/ci sono simili ditte? Le predette ditte dislocavano loro dipendenti a Trapani ?
Incoerenti con la presenza di una società terza che svolge il servizio appaiono le dichiarazioni di fonte attendibile che assicurano, invece, che sarebbero due dipendenti dell’ATM (“agenti contabili”) che si curano di prelevare dai parcometri le monetine e poi di contarle.
Dunque, tirando i conti, chi ritirava, ritira e conta le monetine ? Le ditte private alle quali venivano pagate le fatture o gli impiegati interni dell’ATM?
Senza tacere che il servizio ad un’azienda di vigilanza, preferibilmente locale, sarebbe stato più trasparente assegnarlo con bando ad evidenza pubblica. Perché non è andata così, almeno così parrebbe.
In ultimo, un preoccupante interrogativo: Che fine ha fatto la DSS Global Security srl UNIPERSONALE ? Non si trova, neppure a cercarla con i cani da tartufo, è spariva dal web !
Il suo sito internet stampato sulle fatture, oggi è utilizzato da un’azienda che commercializza scarpe [vedi immagine sotto].
Si, confermo, scarpe per piedi !
Sic !
Il “vecchio” proprietario del “dominio” (quell’azienda di Terni), è però tutt’ora rintracciabile ricercandolo su “Archive.org“
Ancora una volta, il timore o dubbio amletico è il seguente: Saranno o non saranno informati i cittadini-contribuenti da ATM o dal vigilante Comune di Trapani ?
That is the question.