L’Avvocato Marascia: D’Alì e Fazio devono ritirare la candidatura!
«Siamo vicini umanamente a chi soffre, a chiunque soffre, e siamo convinti del principio Costituzionale della presunzione di innocenza, che deve essere riconosciuto a tutti fino al passaggio in giudicato della eventuale sentenza di condanna». A dichiararlo è l’avvocato Giuseppe Marascia, candidato sindaco per Trapani, a nome di tutto il movimento civico “Città a Misura d’Uomo” che lui oggi rappresenta, intervenendo in merito alle notizie di cronaca giudiziaria che, in queste ore, stanno interessando Trapani.
Tuttavia – prosegue Marascia – i candidati sindaco Antonio D’Alì e Girolamo Fazio devono ritirare la propria candidatura: «Nella vita politica le ragioni di opportunità hanno un peso uguale, se non maggiore, delle ragioni giuridiche. Se si ama davvero la Città, la sua Comunità, il suo Territorio, esposti come sono, oggi, al pubblico ludibrio, si deve avere il coraggio e l’umiltà di mettere da parte anche le proprie legittime ragioni giuridiche e fare un passo indietro, perché nessuna ombra possa più calare su questa nostra Trapani».
Sulle cause del «romanzo della corruzione, che ha come protagonisti la politica, l’imprenditoria e la Pubblica Amministrazione» denunciato dalla Procura di Palermo, Giuseppe Marascia ha le idee chiare: «Il romanzo della corruzione non è generato da quei singoli individui che ne possono essere gli occasionali protagonisti, ma da un intero sistema “lecito” di commistione di interessi pubblici e privati, all’interno del quale si annida e si nasconde il rischio del malaffare».
«È il sistema delle “sinergie fra il pubblico ed il privato”; è il sistema delle “privatizzazioni”, degli “incarichi fiduciari”, della “esternalizzazione dei servizi”, della “attrazione dei capitali privati”: un sistema “lecito”, liberista e mercantilista, che subordina l’interesse collettivo a quello privato, nell’idea economica che la piena soddisfazione del secondo possa coincidere con l’effettiva realizzazione del primo», precisa il candidato del Movimento Civico “Città a Misura d’Uomo”.
La soluzione, quindi, la problema della corruzione per Marascia è chiara: «Per garantire legalità e trasparenza occorre stoppare le logiche economiche degli affari privati, che si consumano a spese della collettività, rompendo definitivamente le catene del “Sistema” dell’amicizia, del favore, dello scambio politico-clientelare».