Legambiente: turismo scusa per nuove cementificazioni

RAGUSA – Il turismo non produca devastazione ambientale, ma sia uno dei motori per salvaguardare e riqualificare. Legambiente Circolo “Il Carrubo”, Speleo Club ibleo, Gruppo acquisto soldiale “Il Colibrì” e R.o.s.a, rete organizzazioni sociali e associazioni di Ragusa, lanciano l’allarme sulla nuova colata di cemento che sta per arrivare sulla campagna iblea.

Mentre l’ennesimo disastro ambientale in Italia mette in evidenza i rischi dell’impermeabilizzazione del territorio, a Ragusa i signori del cemento tentano un nuovo assalto. Infatti, dopo aver cementificato la campagna alla periferia di Ragusa con i piani Peep, aver disseminato di centinaia e centinaia di villette illegali le zone agricole, adesso – scrivono le quattro associazioni – il partito del cemento, come paventato, si inventa la scusa del turismo per continuare a devastare il territorio, proponendo la costruzione di alberghi in piena campagna per oltre 400.000 metri cubi!”

Con la scusa della ricettività si sta probabilmente tentando ciò che è riuscito nel passato, cioè costruire strutture ricettive – sostengono le associazioni – e poi trasformarle in appartamenti da vendere”.

Il vero problema non è oggi aumentare i posti letto esistenti, quanto aumentarne l’utilizzo destagionalizzando l’offerta turistica, puntando sulla qualità, sulla bellezza, sull’efficienza. Invece di correre appresso a chimere e modelli anni ’60 – concludono le associazioni – occorrerebbe guardarsi intorno. La Francia ha meno posti letto dell’Italia ma più turisti! Dopo le grandi città d’arte, sono i territori naturali e quelli agricoli, paesaggisticamente più curati, quelli più frequentati dai turisti”.

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