L’ENTELLO CROLLA ANCORA, SALVO SI DIMETTE

ERICE (TRAPANI) – L’Entello onora il derby colla Giudecca solo un tempo, poi – nella ripresa –, quando si rende conto che un risultato utile è irrangiungibile, crolla di schianto e subisce una pesante lezione. Al termine dell’incontro il tecnico Natale Salvo ha annunciato le proprie dimissioni. Nell’ultima gara di campionato, interna, di sabato prossimo, la squadra sarà guidata dal tecnico sig. Amico.

I ragazzi oggi – al PalaCardella – han ripresentato gli errori che han segnato l’intera stagione. Il nervosismo scambiato per carica agonistica. Le azioni personali scambiate per gioco. L’isteria collettiva scambiata per attaccamento alla squadra. L’11-2 finale (primo tempo 4-1), quindi, è, solo, un parziale, risultato di questo fallimentare atteggiamento.

Passato subito in svantaggio (2-0), anche grazie all’allegra marcatura di Sammartano sugli avanti della Giudecca, l’Entello ha avuto, comunque, la forza di accorciare e restare in gara con Nino Poltese. La gara si decideva, però, nel finale di tempo. Prima un tiro dal limite si “stampava” sul palo e poi carambolava sul braccio del portiere prima di insaccarsi. Poi l’estremo difensore non era lesto a coprire il primo palo. Sul 4-1 che chiudeva il tempo lo scoramento era grande.

La prima frazione era, però, era stata macchiata, già, da due fatti. L’atteggiamento isterico di Alessio Messina che aveva abbandonato panchina e squadra contestando le scelte tecniche dell’allenatore. Poi anche l’arbitro, il sig. Paolo Villano, ci aveva messo di suo. Dopo aver fischiato 5 falli a carico della Giudecca nei primi 15 minuti di gioco, si asteneva dal sanzionare – e quindi mandare al “libero” l’Entello – almeno altri 3-4 falli dei giocatori di casa. La qual cosa creava nervosismo e ritornava a far valutare inidonea la designazione di Villano a dirigere la Giudecca, formazione – lo san pure le pietre – che il Villano, allena e dirige da oltre un decennio, sia pure “non ufficialmente”.

La ripresa iniziava con due errori di Luca Cordaro, chiamato a sostituire Sammartano come centrale, che permettevano la doppia segnatura alla Giudecca e quindi di chiudere virtualmente la gara. Nel primo caso lasciava completamente solo un avversario dietro di lui, nel secondo tentava un inutile e rischioso passaggio al fratello Vito, pallone intercettato e rete. Nel mezzo l’autorete di Peppe Gammicchia che correggeva nella propria porta un tiro teso ma senza particolare pretese – data la distanza dalla quale era stato scagliato – di Vito Cordaro.

Sul 6-1, l’Entello spariva. E la cronaca parla di un portiere che, di fatto, rinuncia a parare, di giocatori sostituiti che vanno a farsi la doccia piuttosto che accomodarsi in panchina. Vito Cordaro solo davanti al portiere riusciva a mettere fuori un pallone che meritava altra fine. Ferdinando Amico non trovava l’angolo sull’unico tiro libero assegnato da Villano e si vedeva respingere il pur teso pallone. A salvarsi, come al solito, solo Carlo Domingo.

Da segnalare un altro episodio negativo del direttore di gara. Capitan Poltese, ovviamente sbagliando, per protesta contro l’ennesimo fallo subito e non sanzionato dal direttore di gara, scagliava la palla sul fondo. Giallo? No, rosso diretto. Per Villano c’era stato un tentativo di colpirlo colla palla. Espulsione assurda e probabile dura, quanto ingiusta, sanzione da parte del Giudice sportivo in settimana.

GIUDECCA-ENTELLO, LE PAGELLE. Poco da commentare. Gli errori tattici personali e l’isteria pesano sui voti. La formazione: BARBERA, 4, CORDARO L., 2, CORDARO V., 5, AMICO F., 4, S. MICELI, 4, N. POLTESE, 4, A. MESSINA (n.e.), 2, A. GRIMALDI, 4, A. MANNONE, 4, C. DOMINGO, 5, F. SAMMARTANO, 4.

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