L’ENTELLO NON C’E, SOLO POLTESE NON BASTA
ERICE (TRAPANI) – Ancora sconfitta di misura per l’Entello Erice, in casa, al PalaCardella. Il 5-6 finale col Fontanasalsa Mazara è segnale di una gara equilibratissima sino alla fine e decisa solo da episodi. La formazione guidata da Natale Salvo non è stata, quest’oggi, brillantissima, tuttavia gli avversari hanno subito spesso le sue ripartenze e, soprattutto, le azioni – personali – negli spazi stretti. Ancora una volta è stato Nino Poltese, autore di quattro reti, a finalizzare le azioni dell’Entello. Purtroppo la “carica agonistica” del capitano solo a tratti è stata supportata dai compagni.
Dicevamo di “episodi”. Le prime due reti subite dai padroni di casa sono pesanti responsabilità di Gianni Panebianco, l’estremo difensore dell’Entello Erice. Il portiere ha evidentemente peccato di approccio tecnico, ma anche di concentrazione, quando ha prima smanacciato in porta una palla a metà altezza che forse si avviava fuori e poi, pochi minuti dopo, s’è fatto sorprendere, fra le gambe, da un’innocuo pallone. Un altro episodio che ha dell’incredibile è quello che ha visto il centrale Marco Guastella appoggiare sull’esterno della rete la palla, a porta vuota, dopo un contropiede cost-to-cost condotto assieme a Nino Poltese.
In mezzo poco gioco, poche idee, poco movimento. Ma quando, quelle poche volte, la squadra accelerava, vedi il finale, i mazaresi del Fontanasalsa andavano nel pallone. Sono gli ospiti, ad esempio, ad inizio della prima frazione di gioco, appena pressati, a servire – con due improvvidi retropassaggi – il là a due contropiede dell’Entello conclusi a rete da prima da Ravignani e poi da Poltese.
Il primo tempo, quindi, si chiude 2-2, frutto – come detto – di due contropiedi e due papere. Insomma proprio nulla di spettacolare.
La ripresa è piu’ interessante. Si gioca piu’ aperti. Il Fontanasalsa va avanti e sembra far sua tranquillamente la partita (va su 2-5), reo un certo nervosismo ed una certa apatia degli uomini di Natale Salvo. Poi ci pensa Poltese a far rientrare in gara i compagni. Prima si procura un calcio di rigore – viene atterrato visibilmente dal portiere -, poi riesce a dribblare, due volte, l’intera difesa dei mazaresi, portiere incluso, prima di depositare in rete. Nella seconda occasione, ben servito da Ravignani.
Al fischio finale è evidente la delusione per un risultato che poteva essere diverso. Il tecnico dell’Entello, Natale Salvo al termine ha commentato amaramente: “Dobbiamo applicarci di piu’ in allenamento, e credere in quel che propone il tecnico e, soprattutto credere nei compagni, incoraggiandoli e basta. Da soli non si va da nessuna parte. Abbiamo i mezzi per andare ancora ai play-off, il campionato è appena iniziato, ma abbiamo anche la “testa” per “sfasciare” il giocattolo. Certi isterismi non giovano a nessuno. serve maturità, da parte di tutti. Dobbiamo scegliere fra crederci, crescere, ed ottenere il risultato colla pazienza o comportarci da bambini viziati e buttare nella spazzatura quel di buono che si sta facendo. Società, tecnico e giocatori hanno nelle loro “teste” la scelta. Mi auguro che si faccia quella giusta”.
Nell’altro incontro della giornata al PalaCardella di Erice, la Giudecca di Massimo Via ha, da pronostico, rimandati battuti i Boscaioli per 22-2.
ENTELLO ERICE – LE PAGELLE. Gianni Panebianco, 4, peggio di così non si può parare, assente; Vincenzo Barbera, 6, è aiutato dai pali, ma non subisce alcuna rete quando – a venti dalla fine – è chiamato a sostituire il primo; Filippo Sammartano, 4, oggi – anche per i soliti malanni fisici – non c’è; Marco Guastella, 5, non si può non segnare da 15 centimetri dalla linea, ma lui ci riesce, per il resto si muove poco; Tonino Ravignani, 6, la buona tecnica individuale non si discute ma ancora non è in condizione atletica. Dovrebbe forse mangiare di meno 🙂 ; Alessandro Mannone, 5.5, a corrente alternata, un po’ nervoso, ma mette impegno; Alessio Messina, 5, non commette errori, ma da poco alla costruzione; Pietro Ferrara, 5.5, lo juniores mette impegno e dinamicità; Luca Cordaro, 2, non entra e abbandona la panchina senza autorizzazione; Fernando Amico, 3, non s’era allenato in settimana e lo mostra, un fantasma; Vito Cordaro, 2, la clamorosa protesta col tecnico – si toglie la maglia e se ne va, per una sostituzione – è difficile da perdonare. Da cattiva immagine alla squadra; Nino Poltese, 8, attacca, difende, segna, fa assist. Gli resta di fare i caffè ai compagni e poi è completo.
il voto di natale salvo è 3 per aver cambiato al secondo tempo la formazione migliore