Lettera aperta a Girolamo Fazio dopo i fatti di Marettimo
Dottor Girolamo Fazio, con sorpresa apprendo notizia della pubblica lite cui lei ha partecipato.
Sapevo che si trovava a Marettimo a godersi un rilassante e meritato pensionamento dalla vita politica dopo il suo arresto del 2017 con l’infamante accusa di corruzione e per la quale oggi ha in corso, a piede libero, due processi penali. Sono rimasto interdetto, quindi, apprendendo quanto accaduto.
Le notizie lette – lo scorso ferragosto – sui giornali online Tvio e Alqamah l’hanno rilanciata all’attenzione dell’opinione pubblica ma, purtroppo, solo per fatti di cronaca nera.
Preciso subito che non mi sono iscritto :
- né al partito sempre più numeroso dei suoi detrattori cui lei ha dato l’opportunità d’esclamare “gli sta bene!”,
- né a quello di coloro che coprono la sua colpa cercando “la sua amicizia” (vedi in proposito Proverbi: 17, 9).
“Il ricco che sbaglia ha molti difensori, se dice sciocchezze lo scusano”, d’altro canto ricorda – a lei, uomo che segue notoriamente gli ideali cristiani – ancora il libro del Siracide (13, 22).
La sua penosa immagine d’uomo ferito non la assolve delle sue colpe
Lei sa bene – anche se credo non eserciti più da tempo la professione legale -, che solo una resistenza passiva la esonera dalle responsabilità penali insite nella partecipazione ad una lite, mai una presunta provocazione subita specie se di futile origine.
Preciso altresì che condanno ogni violenza, tanto psicologica quanto, soprattutto, fisica.
Conseguentemente condanno il giovane che l’ha violentemente colpita, quanto lei che – per sua ammissione riportata da Il Locale News – l’ha prima insultato (imbecille) e, arrabbiato, l’ha « spinto con le mani mandandolo a quel paese ».
Non trovo stimolante partecipare a dibattiti stile gossip tra guelfi e ghibellini, innocentisti e colpevolisti, su chi ha iniziato prima o su chi avesse meno torto.
Il susseguirsi, tuttavia, di una sua intervista raccolta da Nicola Baldarotta e di un comunicato stampa da lei diffuso con allegato una sorta di bollettino medico con tanto di penosa immagine macchiata di sangue mi han indotto ad una riflessione che le voglio condividere.
Un’azione incivile che macchia l’immagine della città di Trapani
Glielo devo dire, dottor Girolamo Fazio : trovo riprovevole che un sessantaseienne, pure ex sindaco ed ex deputato regionale, abbia partecipato ad una lite di strada come un bullo di quartiere qualsiasi !
A parte il suo nome e la sua vecchia professione, lei macchia il nome della città un tempo governata atteso che la notizia – grazie ai quotidiani La Stampa, Il Sussidiario e Corriere della Sera – ha varcato i confini locali.
Anche lei, spero almeno, si è reso conto dell’eccesso in cui la sua nota spavalderia l’ha condotto e da lì comprendo i suoi tentativi di negare quelli che sembrano fatti conclamati.
La stretta ai testicoli, se c’è stata – mi creda –, è un’azione incivile tanto quanto quel che lei già ammette nell’intervista a Baldarotta: gli insulti e la spinta. Né più, né meno.
I suoi, quindi, sono solo tentativi maldestri di nascondere la mano dopo aver gettato la pietra.
Avrebbe fatto meglio semplicemente a scusarsi.
Le sue due versioni dei fatti sono poco credibili perché incoerenti tra loro
Dottor Girolamo Fazio, « la sua versione dei fatti, del tutto differente rispetto a quella fornita da testimoni anche ai carabinieri » scrive Rino Giacalone su Alqamah.
Alcune sue stesse dichiarazioni, pur di parte, in ogni caso, rendono poco credibile la sua versione.
Lei prima motiva la sua azione così a Nicola Baldarotta de Il Locale News : « mi vedo arrivare una secchiata d’acqua, credo lo abbiano fatto apposta, e ovviamente mi giro e mi arrabbio perché, da una parte sulla mano destra avevo il telefonino e, nella mano sinistra avevo uno scatolo di cartone con dentro i vermi per andare a pescare. Che ovviamente saltano in aria… ».
Ad Ornella Fulco di TrapaniSì, poi, l’indomani 16 agosto, invece dichiara : « tutto questo solo per aver difeso, senza utilizzare violenza alcuna, un bambino con cui stavo andando a pescare ».
Ha reagito, insomma,
- per il gavettone che le ha fatto perdere dei vermi da pesca
- o per difendere il bambino (da cosa poi) ?.
Dalle sue condanne penali al naso al consigliere Pumo, sempre scherzi?
Trovo poco rispettosa dell’altrui intelligenza poi la sua precisazione: « senza usare violenza ». E la spinta al ragazzo che lei ammette invece a Baldarotta non è forse pure violenza ?
Dott. Girolamo Fazio,
- i suoi (più d’uno mi sembra, no?) precedenti penali passati in giudicato,
- la violenza – psicologica – usata sull’ex presidente dell’ATM Spa Vito Dolce,
- e poi quella fisica sul consigliere comunale Salvatore Pumo certificano il suo carattere abitualmente … “passionale”, diciamo così.
Ricorda in proposito quando, nel 2012, « al culmine di un inseguimento in aula, avrebbe aggredito Pumo dando un morso al naso al consigliere » ?
Anche lì si trattava di gavettoni. Dati e presi.
E lì, lei assicurò che si trattava solo di una “goliardata”. Oggi non le piacciono più gli scherzi?
Anche li lei tentò di rimestare la storia. Il Giornale di Sicilia così riporta il 12 settembre 2012 : L’ex sindaco in una nota spiega che « nel tentativo di ricambiare il gavettone ricevuto dal consigliere Pumo, questo, alzando improvvisamente ed istintivamente la testa, ha urtato sulla mia bocca riportando un lieve taglio sul naso, immediatamente tamponato con un cerotto. Si potrà obiettare che un clima goliardico non si addice ad un Consesso consiliare, ma mi preme rilevare che il tutto è accaduto alla fine dei lavori d’aula. Questa è la realtà dei fatti ».
“Pumo urtò il suo naso contro la sua bocca …”. Dott. Fazio, … si vabbè, come lei ha urtato la sua arcata sopraccigliare contro la testa del ragazzo di 17 anni !
Ha 66 anni, dott. Fazio, pensi solo a quel che forse fa meglio: pescare !
In ogni caso, “iniziare una lite è aprire una diga” assicura la Bibbia ne i Proverbi (17, 14) suggerendo, in Siracide: “astieniti dalle risse” (28, 8).
In futuro la invito a dedicarsi a quello in cui, probabilmente, lei riesce meglio : la pesca.
E, semmai ricevesse un nuovo gavettone, si faccia una risata !
“Scacci lo spavaldo e la discordia se ne andrà: cesseranno i litigi e gli insulti” (Proverbi: 22, 10).
Viceversa rischia ancora d’essere vittima, non solo di dolorosi incidenti, ma anche di facile ironia da parte di suoi vecchi amici.
Mi sembra un buon argomentare di fatti esecrabili.