L’OLIO PER LA CHIESA
«La Caritas s'impegna a provvedere alla raccolta delle olive ed alla produzione di olio, avvalendosi, eventualmente, della collaborazione di altre associazioni di volontariato onlus», oltre che «attraverso propri volontari». Sottoscrivendo questo impegno Don Sergio Librizzi (Caritas) ha firmato un Protocollo d'Intesa col Comune di Trapani a riguardo …
… di «alcuni lotti di terreno siti in Trapani, già confiscati a Pace Francesco» e trasferiti al Patrimonio del Comune con decreto della Direzione del Demanio n. 15819 del 16/6/2005.
Infatti «negli appezzamenti di terreno sopra indicati insistono – recita la Delibera di Giunta n. 247 del 30/11/2006 – uliveti attualmente in produzionee che la mancata raccolta delle olive determinerebbe la perdita della produzione di olio».
Il Sindaco, quindi, «acquisita la disponibilità della Caritas» e visto che la «legge 575 del 31/5/65, art. 2, undicies, comma 2, lettera 4, prevede che i beni trasferiti al Patrimonio del Comune possono essere amministrati direttamente o assegnati in concessione a titolo gratuito, per finalità ISTITUZIONALI», ritenuto che tali finalità erano raggiunte con la raccolta delle olive, ha stabilito l'assegnazione.
La Caritas, di contro, si è ulteriormente impegnata affinché l'olio ricevuto – detratte le spese sostenute – si destinato «alle parrocchie che operano in quartieri della città ove più si registrano particolari situazionidi disagio socio-culturale ed alle associazioni onlus presenti sul territorio comunale, affinchè le stesse provvedano a destinarle ai ceti meno abbienti, nonchè, con priorità, alla struttura per anziani Serraino Vulpitta e per i minori Residence Marino».
Al termine della distribuzione, la Caritas dovrà relazione su quantitativo d'olio ricavato, modalità distribuzione, elenco persone ed associazion assegnatarie.