MA PER CHI VOTARE?
C’è chi nasconde i propri candidati a Sindaco “sputtanandone” altri per reconditi motivi.
C’è chi nel proprio compito istituzionale fa poco ed utilizza casse di risonanza medianiche che lo fanno apparire come uno che fa molto e bene.
C’è chi cerca di denunziare l’inefficienza delle istituzioni e viene denunziato per diffamazione o diffusione di notizie false e tendenziose.
C’è chi condannato per mafia riesce ad organizzare un partito a cui aderiscono decine di consiglieri.
Non si sofferma, però, a dire quanto è costata ed a fare un bilancio consuntivo e se c’è stata una ricaduta economica positiva sul territorio. In poche parole se è stato un “investimento” o uno sperpero di denaro pubblico.
Cos’è rimasta a Trapani del grande evento? Rendiamoci conto che alla fine, smontate le tende, sono rimaste la miseria e gli stessi disagi di prima con qualche strada asfaltata di più. L’asfaltare le strade o sistemare un bastione è un “grande evento” o normale amministrazione?
I quartieri poveri ed emarginati (Cappuccinelli, S. Pietro, Villa Rosina) le frazioni sono rimasti tali e quali. Il Centro storico è stato imbellettato con “basolature”, ma senza creare incentivi al ripopolamento o reinserimento d’attività artigianali o commerciali.
Insomma Trapani dopo cinque anni di sindacatura del centro destra è o non è al 94° posto per vivibilità tra i capoluoghi italiani? Eppure il sindaco Fazio risulta uno tra i più apprezzati sindaci dai Trapanesi.
Di chi è la colpa? A nostro modesto avviso dell’opposizione che non ha svolto sino in fondo il proprio compito e che non ha offerto ai cittadini alcun piano di sviluppo alternativo.
Esaminiamo le ultime vicende pre-elettorali.
Primarie si, primarie no. Candidato a Sindaco che, mutuando il modulo calcistico caro a Berlusconi, voleva il modulo a due punte, tentando di spiegare le alchimie elettorali “vincenti”. Altro candidato a Sindaco che appare improponibile perché in conflitto d’interessi per il centro commerciale. Altri propongono di sedersi al tavolo delle trattative e “spartirsi” le candidature dei vari comuni.
Ai cittadini di tutto questo che gliene frega?
Altri ancora propongono di candidare gente che non ha mai fatto politica e che non abbia manifestato le proprie idee o meglio ancora che l’ha fatta nell’altro schieramento così si possono “fregare” voti all’avversario. Si boccia o si manifesta disagio da parte dei partiti nei confronti di chi conduce battaglie fuori degli accordi degli stessi e chiede il coinvolgimento della base con cui stila programmi e n’ascolta le esigenze (Tranchida docet).
E poi dicono che c’è scollamento tra i Partiti e la Gente e che l’astensionismo è sempre più diffuso. La colpa di chi è?