Marascia: la Democrazia necessita di vero spirito di servizio
L’avv. Giuseppe Marascia, relazionando ieri alla biblioteca Fardelliana di Trapani in “Democrazia Fantasma”, ha accusato apertamente che le attuali regole del sistema democratico «sono preordinate al consolidamento delle posizioni oligarchiche acquisite».
Marascia nel proprio intervento ha citato esempi quali la legge elettorale maggioritaria che attribuisce ad una minoranza il potere sul resto della popolazione, che elimina o limita il voto di preferenza, la scarsa cura nel recupero al voto dei sempre maggiori “astenuti”, i vincoli che limitano il voto ai minori o agli stranieri residenti.
Questa “Democrazia Fantasma”, nella quale ci troviamo a vivere oggigiorno, ha una via di fuga, prevede un sistema che evitino di definitivamente scadere nella tirannide?
Sicuramente servirebbe che il Popolo non fosse ignorante, che il Popolo non si astenesse dalla Politica. Ma questa è la sua natura, purtroppo. Ed allora?
Esistono, ha sostenuto l’avv. Marascia nelle conclusioni della sua relazione, «due le leggi di natura che regolano i rapporti sociali degli individui»: nella prima, quella «del più forte», «il soggetto più forte che domina una moltitudine di deboli, e che sarà detronizzato solo da un altro soggetto più forte».
Nella seconda, «che regola i gruppi sociali più piccoli, il soggetto o i soggetti dominanti si mettono inspiegabilmente al disinteressato servizio dei soggetti dominati, liberandoli dal giogo della subordinazione ed elevandoli ad una condizione di parità».
Non si tratta di una soluzione semplice, perché implica un investimento nel tempo, implica il passaggio di generazioni per raggiungere l’obiettivo. Ma, per Giuseppe Marascia, «Questo spirito di servizio disinteressato del singolo verso gli altri, che qualcuno ha chiamato Amore, se coltivato diventa cultura ed allora forma i Popoli», e la Democrazia aggiungiamo noi.
L’intera relazione dell’avvocato Giuseppe Marascia è scaricabile qui appresso:
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