Marascia: Polemiche grette, per le eritrine servono soluzioni tecniche

Eritrine

Eritrine via Duca d’Aosta

«Il tiro a piattello su Damiano mi sembra un esercizio muscolare di grettezza politica. Spero che una inaspettata maturità democratica degli elettori tutto ciò lo comprenda». E’ il primo commento dell’Avvocato Giuseppe Marascia in merito alle recenti polemiche sull’espianto in corso di una serie di alberi (Eritrine) ritenuti, dai tecnici, pericolosi in città.

«A casa mia ci sono dei pini secolari che si stanno portando il muro. Ho cercato di farli alleggerire perché l’idea di abbatterli mi risulta inaccettabile. Ma quella è casa mia», prova ad aggiungere, con la serenità cristiana che lo contraddistingue, Marascia.

Poi, la riflessione nel merito dei fatti in corso: «Sotto le monumentali Eritrine ogni mattina ci passano i bambini che vanno al plesso Duca D’Aosta, all’ora di pranzo e di cena ci passano tutti gli avventori dei ristoranti ivi allocati. Di fronte ad un allarme circostanziato che proviene da esperti del settore è lecito correre il rischio del grave nocumento all’incolumità pubblica che potrebbe derivare dal crollo anche di un solo ramo di questi alberi? Se morisse un bambino?». Come è già avvenuto a Palermo.

L’Avvocato Marascia condivide la soluzione proposta dal Comitato spontaneo immediatamente sorto: «Mi sembra ragionevole la richiesta di quel comitato spontaneo che si è formato in difesa degli alberi di effettuare delle verifiche più approfondite».

«Altrettanto ragionevole – conclude il candidato sindaco di “Città a Misura d’Uomo” – mi sembra la disponibilità dell’Amministrazione di soprassedere all’abbattimento in attesa che tale comitato, a sue spese, effettui queste verifiche. Probabilmente non saranno sufficienti 15 giorni ma neppure tale termine potrà essere dilatato sine die posto che una relazione tecnica effettuata da esperti già esiste e dice di abbatterli».

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