Marascia spiega i pilastri del Progetto; c’è pure l’assessore alla Comunicazione
«L’amministrazione di un Comune si può fare in due modi», ci spiega L’Avvocato Marascia candidato sindaco di “Città a Misura d’Uomo”.
«Come se fosse un’amministrazione condominiale dove si amministrano le risorse finanziarie che ci sono pagando i servizi condominiali essenziali e se si vuole fare qualcosa di nuovo si devono aumentare i canoni condominiali».
«Oppure si può ricominciare a pensare al Comune come ad un soggetto Politico che è espressione della sovranità popolare, ed in quanto tale questa sovranità cominci a far pesare».
Da Trapani parta il Virus della Sovranità Popolare
L’Avvocato Marascia prova ad essere più chiaro con un esempio: «Per intenderci meglio è come se i cittadini Trapanesi fossero 50 persone chiuse in una stanza con 4 sedie. Chiaramente 4 si seggono e 46 rimangono in piedi. Ebbene chi si candida ad amministrare il condominio di Trapani si candida a spostare quelle 4 sedie. Ci sarà chi farà sedere qualche amico, chi invece cercherà di fare un sistema di turnazione, chi grazie a qualche aiuto che viene dall’esterno ovvero da una piccola finestrella con grata riuscirà a reperire del materiale per fare un piccolo sgabello».
«Noi – conclude il ragionamento – non ci candidiamo a spostare sedie. Noi vi proponiamo di sfondare la porta uscire fuori a riprenderci tutto il materiale che ci serve a fare sedie per tutti e qualcuna in più per scorta».
Un Progetto di ampio respiro.
Marascia esce fuori dalla metafora e spiega ancora: «Un Comune che, dopo aver preso coscienza di sé, di ciò che è ovvero un soggetto politico espressione di sovranità, comincia a pretendere ciò che gli è dovuto e a combattere quei vincoli alla sua sovranità, mi riferisco ai vincoli del patto interno di stabilità, diventa uno strumento formidabile di rivoluzione del sistema».
Marascia e “Città a Misura d’Uomo”, insomma, non guardano più solo al locale ma pensano al Governo Nazionale e all’Europa stessa: «Perché diventa un modello virale, che sarà copiato dagli altri Comuni e che in breve tempo ci restituirà un’Italia libera e sovrana che potrà far fronte a tutte le sue esigenze infrastrutturali grazie ad una riconquistata autonomia finanziaria».
«Per questo parliamo di rivoluzione culturale e del sistema finanziario, perché la rivoluzione parte dal basso, da ciascuno di noi e quindi parte da Trapani».
Tuttavia l’Avvocato non vive sulla Luna e guarda anche ai problemi quotidiani: «Questo non significa che noi non ci occuperemo dell’amministrazione condominiale, perché essa è necessaria, e cercheremo di farlo con trasparenza nella legalità, e non a caso abbiamo già individuato un assessore alle “risorse” che, avendo dimostrato capacità di risanamento di un bilancio del Comune di Trapani disastrato, quale era quello ricevuto in eredità, costituisce garanzia di continuità nell’azione di risanamento e di serenità nella gestione della difficile fase di transizione collegata ad una nostra eventuale vittoria elettorale».
Marascia non fa il nome di questo assessore; già individuato e già contattato e dal quale si sarebbe ottenuta la disponibilità. Ma si ripromette di ufficializzarlo a breve.
«Questa idea di amministrazione Comunale in cui convergono la gestione condominiale efficiente e la propensione allo stravolgimento di un sistema finanziario disastroso passa necessariamente da un profondo e radicale cambiamento culturale, e si basa su 4 pilastri: I Servizi, Il Territorio, Le Risorse e la Comunicazione». Quattro “pilastri” che corrispondono quindi alle figure dei quattro assessori che saranno designati.
L’idea di Marascia: un assessore alla comunicazione
Quello che desta più curiosità è il quarto: l’assessore alla Comunicazione. Un’altra idea “fantasiosa”, innovativa di Giuseppe Marascia.
«Non sto parlando di un ufficio stampa più o meno articolato che abbia il compito di informare la cittadinanza, ma della creazione di una rete di comunicazione fra i cittadini e l’amministrazione che li avvicini allo scopo di realizzare effettivamente una democrazia partecipata».
«Una comunicazione – precisa l’Avvocato Marascia – funzionale alla formazione di una cittadinanza consapevole del potere sovrano che detiene democraticamente e che soltanto allora saprà usare per il perseguimento del bene comune».
«Educazione, confronto dialettico, crescita culturale, ricostituzione del tessuto sociale ed in particolare di una coscienza sociale non possono prescindere da un’azione comunicativa efficace». Anche qui l’assessore sarebbe stato individuato e contattato. Già mercoledì sera potrebbe accettare l’incarico.
«Certo il nostro è un programma ambizioso, alcuni lo considereranno fantasioso, ma, a nostro avviso, la nostra Città di Trapani non ne merita uno più modesto», chiude il proprio ragionamento il candidato sindaco di “Città a Misura d’Uomo”.