Misiliscemi : In Regione i Cinque Stelle fanno prove di ostruzionismo

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Penultimo atto in Regione Siciliana del percorso per la nascita del comune di Misiliscemi. La pratica, dopo l’approvazione della Giunta Regionale avvenuta lo scorso 16 gennaio, è in trattazione in Prima Commissione “Affari Istituzionali” dell’Assemblea Regionale.

Il Disegno di Legge n. 686, che prevede l’istituzione del nuovo comune di Misiliscemi in danno di quello di Trapani, è stato trattato lo scorso mercoledì 26 febbraio e di recente, martedì 3 marzo, dalla commissione presieduta dal marsalese Stefano Pellegrino (Forza Italia).

Si è trattato, tuttavia, di due sedute brevissime, di appena dieci minuti ciascuna, giusto il tempo di sedersi, firmare il verbale ed alzarsi dalla comoda poltrona.

L’onorevole Ciancio (M5S) prova a scalare gli specchi per fare ostruzionismo!

Nel corso della prima riunione, in particolare, la pentastellata catanese onorevole Gianina Ciancio ha chiesto il rinvio della trattazione al fine di approfondire « gli eventuali riflessi di natura finanziaria » dell’atto.

La richiesta – subito accolta – si manifesta come un chiaro quanto inutile tentativo di ostruzionismo di quel Movimento Cinque Stelle che, quando venne alla luce, intese battersi per la “democrazia diretta”, seppur senza azioni ma solo a parole !

Ed infatti … Ora, invece, la deputata Ciancio si esercita a mettere il “bastone tra le ruote” di quel provvedimento spinto dal vento favorevole dal referendum popolare del 27 maggio 2018 ossia dal massimo istituto di “democrazia diretta” però poco sentito dai trapanesi apatici.

La prova della pretestuosità dell’intervento della deputata resta provata dall’articolo 7 del Disegno di Legge istitutivo del nuovo comune. Qui, diconsi : « all’attuazione della presente legge si provvede nell’ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio della Regione ». [qui il testo completo della Delibera Giunta Regionale n. 7 - Istituzione Misiliscemi ]

Insomma, la Ciancio non ha nessuno specchio da scalare !

L’associazione Misiliscemi : Approvazione legge atto dovuto, entro giugno avremo il Comune

Salvatore Tallarita, presidente del Comitato civico che da anni sostiene il progetto sociale ed economico di autonomia delle frazioni sud del comune di Trapani, tuttavia, ostenta tranquillità.

« Entro il 25 marzo – dichiara – la Commissione deve in ogni caso deliberare il proprio parere, poi all’Assemblea Regionale resteranno solo sessanta giorni per approvare la legge che attendiamo ».

« L’assessore regionale alle Autonomie Locali Bernardette Felice Grasso – conclude Tallarita – ci ha dato le più ampie rassicurazioni sull’esito del voto in Aula. Si tratta di un “atto necessario”, infatti ». Grasso che cola o solo parole ?

In conclusione il count-down è in corso ed entro giugno il Comune di Trapani – anche a causa dello sciagurato voto favorevole del consiglio comunale del 25 maggio 2015 [ecco i nomi dei consiglieri che votarono a favore della fuoriuscita di Misiliscemi] – si troverà ridotto a poco più di 58.000 abitanti. Pure senza le risorse economiche che, fino ad oggi, sono state generate dai bagnati di Marausa Lido e dall’aeroporto di Trapani-Birgi, anzi meglio accorciarlo a Birgi e basta.

Tanti auguri ai Misilesi, artefici del loro destino, che finora hanno fremuto nel padellone del Capoluogo di Provincia, ma che presto dovranno fare un salto assai lungo per evitare di cadere nella brace ardente.

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